In Ecuador è stato ucciso un procuratore che stava investigando sul recente assalto armato agli studi della tv pubblica

La polizia ispeziona l'auto in cui è stato trovato morto César Suárez a Guayaquil, il 17 gennaio (EPA/ Jonathan Miranda via ANSA)
La polizia ispeziona l'auto in cui è stato trovato morto César Suárez a Guayaquil, il 17 gennaio (EPA/ Jonathan Miranda via ANSA)

Mercoledì in Ecuador è stato assassinato César Suárez, un importante procuratore che stava investigando sul recente assalto compiuto da alcuni uomini armati alla tv pubblica del paese. Lo ha comunicato la procuratrice generale del paese, Diana Salazar, spiegando che Suárez è stato ucciso con venti colpi d’arma da fuoco mentre stava guidando la sua auto per andare a un’udienza nella zona nord di Guayaquil, nella parte centrale del paese. Suárez si occupava di crimine organizzato ed era noto all’opinione pubblica per essersi occupato di alcuni dei casi di corruzione più notevoli dell’Ecuador, come quello legato all’acquisto di dispositivi medici durante la pandemia da coronavirus. Salazar ha detto che sul caso è stata subito aperta un’indagine. Giovedì la polizia ha arrestato due persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio, secondo l’agenzia di stampa AFP.

Martedì 9 gennaio un gruppo di uomini armati aveva interrotto i programmi della tv pubblica ecuadoriana TC Televisión, entrando nei suoi studi principali di Guayaquil e prendendo in ostaggio diversi dipendenti. L’attacco era stato compiuto nell’ambito delle enormi tensioni emerse in Ecuador a causa dell’evasione dal carcere di José Adolfo Macías Villamar “Fito”, uno dei più noti narcotrafficanti del paese, ancora latitante. Il lunedì prima dell’attacco il presidente ecuadoriano Daniel Noboa aveva dichiarato lo stato di emergenza in tutto il territorio. In varie carceri ecuadoriane erano state prese in ostaggio decine di agenti di polizia, liberati dopo alcuni giorni.

L’attacco agli studi della tv pubblica si era concluso dopo circa due ore con l’arresto di 13 persone sospettate di reati legati al terrorismo. Le autorità del paese stanno indagando in particolare Los Tiguerones, la banda criminale responsabile della maggior parte delle estorsioni nell’area di Guayaquil, che è la città più popolosa dell’Ecuador e quella più interessata dalle violenze degli ultimi tempi. Tra le persone arrestate ci sono anche due minori.

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