Più di 1.400 artisti finlandesi e islandesi hanno chiesto l’esclusione di Israele dalla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest

(Christopher Furlong/Getty Images)
(Christopher Furlong/Getty Images)

Più di 1.400 tra artisti, musicisti e lavoratori del settore musicale di Finlandia e Islanda hanno chiesto l’esclusione di Israele dalla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest, principale competizione musicale europea, nonché uno dei principali eventi televisivi non sportivi che si tengono ogni anno (per ragioni di mercati affini la competizione coinvolge anche paesi di altri continenti, come appunto Israele ma da qualche anno anche l’Australia).

Gli artisti finlandesi e islandesi hanno firmato due petizioni distinte in cui hanno sostenuto che Israele dovrebbe essere escluso a causa della guerra che sta conducendo nella Striscia di Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre: nel corso dell’invasione della Striscia l’esercito israeliano ha ucciso più di 23mila persone, soprattutto civili. Proprio a causa delle uccisioni dei civili compiute nella Striscia il Sudafrica ha accusato Israele di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia, il più importante tribunale delle Nazioni Unite, un’accusa che Israele nega fermamente: su questo caso giovedì sono iniziate le prime udienze alla Corte, che ha sede all’Aia, nei Paesi Bassi.

Nelle petizioni si chiede all’Unione europea di radiodiffusione (EBU), l’organizzazione internazionale che fra le altre cose si occupa dell’organizzazione dell’Eurovision Song Contest, di escludere Israele così come era stato fatto con la Russia nelle edizioni del 2022 e del 2023 dopo l’invasione dell’Ucraina (e che verrà esclusa anche quest’anno). Nella petizione finlandese si dice che «non è in conformità con i nostri valori che un paese che commette crimini di guerra e continua un’occupazione militare abbia un palcoscenico pubblico per ripulirsi l’immagine in nome della musica», e si chiede alla tv pubblica finlandese, la Yle, di boicottare il concorso nel caso in cui la partecipazione di Israele venisse confermata.

Un portavoce dell’Eurovision Song Contest ha risposto dicendo che il concorso «è una competizione tra le emittenti pubbliche di tutta Europa e del Medio Oriente: è un concorso per le emittenti, non per i governi» e che l’emittente pubblica israeliana, Kan, «soddisfa tutte le regole della competizione». La prossima edizione dell’Eurovision Song Contest si svolgerà a Malmö, in Svezia, tra il 7 e l’11 maggio. Ogni edizione viene ospitata dal paese che aveva vinto l’anno precedente: nel 2023 la gara era stata vinta dalla cantante svedese Loreen.