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  • Mercoledì 27 dicembre 2023

Per Erdogan non c’è differenza tra Netanyahu e Hitler

Il presidente turco ha paragonato le operazioni militari in corso a Gaza all'Olocausto, provocando la reazione dei leader di Israele

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un evento a Istanbul, lo scorso 5 dicembre
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un evento a Istanbul, lo scorso 5 dicembre (AP Photo/Francisco Seco)

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non è diverso da Adolf Hitler, e ha paragonato l’invasione militare e i bombardamenti di Israele contro la Striscia di Gaza all’Olocausto. La Turchia, che fa parte della Nato ma con Erdogan è diventata un paese sempre più conservatore e nazionalista, aveva già criticato aspramente l’invasione israeliana di Gaza. Adesso il suo presidente, che governa in maniera sempre più autoritaria da oltre vent’anni, ha accusato i paesi occidentali di essere complici di Israele in quelli che ha definito crimini di guerra.

Erdogan aveva già definito Netanyahu «il macellaio di Gaza» e lo aveva accusato di azioni che costituivano di fatto un «genocidio». Mercoledì ha detto:

Parlavano male di Hitler. Qual è la differenza con Hitler? Ci faranno rimpiangere Hitler. Quello che sta facendo Netanyahu è per caso meno grave di quello che fece Hitler? Non lo è.

Il presidente turco ha poi osservato che Netanyahu «è più ricco di Hitler, ha l’appoggio dell’Occidente» e riceve «dagli Stati Uniti ogni tipo di aiuto»: domandandosi cosa abbia fatto Israele con tutti questi aiuti, si è risposto che «ha ucciso più di 20mila abitanti di Gaza».

Le parole di Erdogan hanno subito provocato una dura reazione da parte dei leader di Israele. Netanyahu ha detto che il presidente turco «è l’ultima persona che può farci la morale», dal momento che, dice, «commette un genocidio contro i curdi e detiene il record mondiale tra chi imprigiona i giornalisti che si oppongono al suo regime».

In un comunicato condiviso sui social media, anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha criticato duramente le parole di Erdogan, sostenendo che il suo commento sia «profondamente offensivo» nei confronti di tutte le persone ebree, così come «della memoria dei milioni di ebrei che sono morti sotto le mani dei nazisti». Herzog ha precisato che il motto “never again”, cioè “mai più”, «resta un imperativo per lo Stato di Israele», e ha aggiunto che nell’operazione militare a Gaza «non c’è altro intento se non la guerra contro l’organizzazione terrorista di Hamas, che ha assassinato brutalmente e barbaramente ebrei, ma anche musulmani e persone di altre fedi e nazionalità».

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