Roberto Fiore e Giuliano Castellino sono stati condannati per l’assalto alla sede della CGIL del 2021

Giuliano Castellino e Roberto Fiore a Roma, il 9 ottobre del 2021 (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Giuliano Castellino e Roberto Fiore a Roma, il 9 ottobre del 2021 (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

Roberto Fiore, il fondatore e leader nazionale del partito neofascista Forza Nuova, e Giuliano Castellino, l’ex capo della sezione di Roma e dal 2022 leader del partito Italia Libera, sono stati condannati rispettivamente a 8 anni e sei mesi e 8 anni e sette mesi di carcere per aver assaltato la sede nazionale della CGIL di Roma, il 9 ottobre del 2021.

Pamela Testa, Salvatore Lubrano, Luca Castellini e Lorenzo Franceschi, altri esponenti di Forza Nuova, sono stati condannati a 8 anni e due mesi di carcere, mentre Luigi Aronica, in passato legato all’organizzazione neofascista dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), è stato condannato a 8 anni e sei mesi.

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Negli ultimi mesi erano arrivate altre condanne relative all’assalto alla sede della CGIL, tra cui sei a luglio del 2022 e tre lo scorso gennaio. In quei casi i processi si erano svolti con il rito abbreviato.

L’assalto alla sede della CGIL fu compiuto nel pomeriggio del 9 ottobre del 2021, qualche ora dopo un tentato assalto a Palazzo Chigi, la sede del governo. Decine di persone sfondarono lo sbarramento di poliziotti all’entrata dell’edificio, in Corso d’Italia, e salirono fino al quarto piano, spaccando tutto quello che incontravano. Nelle ore successive all’assalto alla CGIL, Forza Nuova aveva celebrato gli scontri, presentandoli come una protesta popolare. Secondo fonti della procura, l’attacco alla sede della CGIL era stato una sorta di ripiego dopo il fallito tentativo di assaltare altre sedi istituzionali.

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