Altre tre persone sono state condannate per l’assalto alla sede della CGIL a Roma del 9 ottobre 2021

Alcune persone sistemano in maniera provvisoria una delle finestre della sede della CGIL danneggiate durante l'assalto (ANSA/FABIO FRUSTACI)
Alcune persone sistemano in maniera provvisoria una delle finestre della sede della CGIL danneggiate durante l'assalto (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Dopo le prime sei condanne a luglio, altre tre persone sono state condannate per l’assalto alla sede nazionale della CGIL avvenuto a Roma il 9 ottobre del 2021 dopo una manifestazione contro il Green Pass: sono Andrea Savaia, Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis. Savaia è stato condannato a 6 anni di carcere per i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale, Ciocca e De Filippis a 4 anni per devastazione. Il processo che ha portato alle condanne si è svolto con rito abbreviato e il gup (il giudice dell’udienza preliminare, quello competente per questo tipo di rito) ha confermato le accuse contestate dalla pubblico ministero Gianfederica Dito.

L’assalto alla sede della CGIL era stato compiuto nel pomeriggio del 9 ottobre, qualche ora dopo un tentato assalto a Palazzo Chigi, la sede del governo. Decine di persone avevano sfondato lo sbarramento di poliziotti all’entrata dell’edificio, in Corso d’Italia, ed erano saliti fino al quarto piano, spaccando tutto quello che incontravano. Nelle ore successive all’assalto alla CGIL, Forza Nuova aveva celebrato gli scontri, presentandoli come una protesta popolare. Secondo fonti della procura, l’attacco alla sede della CGIL era stato una sorta di ripiego dopo il fallito tentativo di assaltare altre sedi istituzionali. 

Anche il processo che aveva portato alle condanne di luglio si era svolto con rito abbreviato. Sta proseguendo nel frattempo quello con rito ordinario che riguarda gli altri imputati, tra cui i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore. La prossima udienza è prevista per domani, 25 gennaio: oltre che per i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale, gli imputati sono accusati anche di istigazione a delinquere.