Giorgia Meloni contro Chiara Ferragni

Nel discorso conclusivo di Atreju – l'evento di Fratelli d'Italia – l'ha attaccata senza citarla mentre rivendicava le cose fatte dal governo

(ANSA/FABIO CIMAGLIA)
(ANSA/FABIO CIMAGLIA)

Domenica la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha chiuso con un discorso lungo più di un’ora Atreju, il più importante evento annuale della destra italiana organizzato da Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Nel discorso Meloni ha messo insieme una serie di rivendicazioni sulle cose fatte in un anno abbondante di governo, accompagnate spesso da attacchi diretti ai suoi avversari politici. Oltre a leader dell’opposizione come Elly Schlein e Giuseppe Conte, però, a un certo punto Meloni se l’è presa un po’ inaspettatamente con Chiara Ferragni, imprenditrice e una delle più importanti influencer al mondo, con toni molto aggressivi:

Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse, facendo da eco al design o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è il modello di chi quella eccellenza italiana la inventa, la disegna, la produce.

Meloni non ha fatto il nome di Chiara Ferragni ma il riferimento era molto evidente: solo due giorni prima due società di Ferragni erano state multate insieme all’azienda dolciaria Balocco per aver organizzato una campagna promozionale di una linea di pandori per beneficenza, presentandola però in modo ingannevole. Secondo l’Antitrust, l’Autorità garante delle comunicazioni e del mercato, nella campagna veniva fatto credere che ciascun pandoro acquistato contribuisse a una donazione benefica per l’ospedale Regina Margherita di Torino, ma in realtà l’ammontare della donazione era già stato deciso a prescindere dalle vendite. Ferragni e Balocco sono stati multati per 1,4 milioni di euro.

Nel suo discorso Meloni ha fatto leva su questa notizia di attualità e sulla notorietà di Ferragni per screditare genericamente il lavoro degli influencer, che secondo lei sarebbe meno nobile di altri perché “promuove” oggetti invece di “produrli”.

Il passaggio del discorso, che Meloni ha enfatizzato con il tono della voce piuttosto alto, è stato accolto dal pubblico di Atreju con applausi e un certo entusiasmo. Ma al di fuori del contesto molto favorevole di Atreju l’attacco deliberato di una presidente del Consiglio a un’imprenditrice durante un discorso politico è stato anche piuttosto criticato, perché visto come gratuito e inopportuno.

Ferragni non ha risposto direttamente a Meloni, ma lunedì pomeriggio ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram, in cui dice di voler «chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini». Ha anche aggiunto di essersi «resa conto di aver commesso un errore di comunicazione», per cui separerà «completamente qualsiasi attività di beneficienza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali».

 

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Fedez, il marito di Ferragni, aveva già commentato domenica dicendo di trovare strano il fatto che Meloni abbia attaccato «le persone che lavorano sul web» invece di concentrarsi su temi politici. «Avrà parlato della disoccupazione giovanile? No. Ha parlato della manovra finanziaria che stanno facendo col culo e che non hanno ancora finito? No. Ha parlato della pressione fiscale del paese? No», aveva detto Fedez. «Diffidate dalle persone che lavorano sul web: questa è la priorità del nostro presidente del Consiglio».