In Sierra Leone sono stati arrestati 13 ufficiali dell’esercito accusati di aver tentato un colpo di stato il 26 novembre

Il presidente della Sierra Leone, Julius Maada Bio, al centro (AP Photo/Brian Inganga)
Il presidente della Sierra Leone, Julius Maada Bio, al centro (AP Photo/Brian Inganga)

In Sierra Leone sono stati arrestati 13 ufficiali dell’esercito e un civile accusati di aver avuto un ruolo nell’organizzazione di un tentato colpo di stato il 26 novembre, durante il quale erano state attaccate diverse basi militari e prigioni a Freetown, la capitale. Uomini armati avevano occupato diverse strade della città e avevano tentato senza successo di sottrarre armi da un’armeria vicina al palazzo presidenziale. 20 persone erano state uccise (13 soldati, tre assalitori, due poliziotti, un civile e una guardia di sicurezza privata) e 2.133 persone erano evase da tre diverse prigioni: ad oggi solo 178 sono state riportate in carcere.

Sia il presidente Julius Maada Bio sia la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (ECOWAS, un’importante organizzazione internazionale) hanno definito gli scontri un tentato di colpo di stato. Anche il principale partito di opposizione, l’All People’s Congress, ha condannato il tentativo di assumere il potere con la violenza. Lunedì 27 novembre il coprifuoco permanente imposto il giorno precedente era stato ridotto a uno notturno, dalle 21 alle 6, e nella capitale sono rimasti numerosi posti di blocco e una forte presenza militare.

Bio è un ex militare che partecipò a due colpi di stato durante la guerra civile che si combatté fra gli anni Novanta e il 2002; per due mesi nel 1996 governò il paese alla guida di una giunta militare. È stato eletto per la prima volta nel 2018, ed è stato rieletto a giugno in elezioni che secondo gli osservatori internazionali si sono svolte senza le dovute condizioni di trasparenza da parte delle autorità elettorali. L’amministrazione di Bio è stata lodata per aver aumentato la frequenza scolastica nel paese, ma è anche stata criticata per non essere riuscita a migliorare le condizioni economiche della popolazione. Nel 2022 Bio ordinò la repressione violenta di grosse proteste a Freetown, dove l’All People’s Congress riscuote molti consensi, contro l’aumento dei prezzi.

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Negli ultimi anni in Africa occidentale ci sono stati diversi tentativi di colpo di stato, molti dei quali hanno avuto successo, come per esempio in Niger, in Burkina Faso, e in Guinea, che confina con la Sierra Leone. Secondo Adedayo Ademuwagun, un esperto intervistato dal New York Times, la debolezza delle reazioni e delle proteste internazionali e il successo di questi golpe avrebbero contribuito al tentativo di organizzarne uno in Sierra Leone.

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