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  • Giovedì 23 novembre 2023

È ricomparso Han Kwang-Song

Il calciatore nordcoreano che si fece conoscere in Italia è tornato a giocare con la sua Nazionale dopo essere scomparso per quasi tre anni

Han Kwang Song nel 2019 con la Corea del Nord (AP Photo/Eranga Jayawardena)
Han Kwang Song nel 2019 con la Corea del Nord (AP Photo/Eranga Jayawardena)
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Cinque anni fa, in un Cagliari-Torino, il calciatore allora diciannovenne Han Kwang-Song divenne il primo nordcoreano a segnare un gol nella storia della Serie A. Ne segnò poi altri con il Perugia in Serie B e nel 2019 fu acquistato dalla Juventus, che lo mandò a giocare nella sua squadra riserve iscritta alla Serie C. La presenza di un professionista nordcoreano in Italia suscitò grandi curiosità, dato che il paese asiatico governato da una rigidissima dittatura non ha alcun tipo di rapporti con i paesi occidentali e in genere vieta l’espatrio dei suoi cittadini.

Kwang-Song sembrava peraltro un calciatore piuttosto promettente, come dimostrava spesso giocando: solo che negli ultimi tre anni di lui si era persa ogni traccia, fino a quando è riapparso inaspettatamente in due partite giocate negli ultimi giorni dalla sua Nazionale.

La permanenza di Kwang-Song in Italia fu permessa dal regime nordcoreano, così come quella di altri giovani calciatori arrivati con lui ma di cui nel frattempo si sono perse definitivamente le tracce. Come ogni altro lavoratore nordcoreano impiegato all’estero, Kwang-Song era presumibilmente tenuto a versare gran parte dei suoi compensi al regime, che obbligava i suoi lavoratori a farlo per rifornirsi di valuta estera aggirando così le sanzioni internazionali in modo da sostenere certe sue attività economiche, compreso il sostentamento del suo programma nucleare.

Nel dicembre del 2019, però, furono introdotte dalle Nazioni Unite nuove sanzioni internazionali proprio per impedire alla Corea del Nord di ottenere valuta estera per finanziare il suo programma nucleare, oltre che per tentare di mettere fine allo sfruttamento di migliaia di lavoratori nordcoreani spediti all’estero in condizioni umanitarie definite al limite della schiavitù dalle ong. Fu quindi imposto il rimpatrio dei lavoratori nordcoreani e proprio in quel periodo la Juventus cedette Kwang-Song a una squadra qatariota, l’Al-Duhail, per circa 7 milioni di euro. In Qatar divenne di gran lunga lo sportivo, ma forse anche la persona nordcoreana più pagata al mondo, con un stipendio di 4,6 milioni di euro distribuiti su quattro anni.

Non si sa se in Qatar il giocatore abbia continuato a versare al regime nordcoreano gran parte dei suoi compensi. Il gruppo delle Nazioni Unite che aveva lavorato alle nuove sanzioni disse di aver ottenuto a suo tempo un documento firmato da Kwang-Song con una banca del Qatar in cui era indicato che non avrebbe trasferito i suoi guadagni in Corea del Nord. Quel documento fu però ritenuto un tentativo di depistaggio, anche perché il Qatar all’epoca impiegava migliaia di operai nordcoreani nei cantieri per i Mondiali di calcio, così come aveva fatto la Russia in precedenza.

In ogni caso, impossibilitato a lavorare come calciatore all’estero dalle nuove sanzioni, Kwang-Song fu visto in campo per l’ultima volta con una squadra di club il 21 agosto del 2020 in una partita del campionato qatariota. Nel frattempo subentrarono anche le restrizioni agli spostamenti internazionali per via della pandemia da coronavirus e di lui si persero le tracce. Le ultime notizie sul suo conto arrivarono dal Qatar, che riferì che nel gennaio del 2021 Kwang-Song era stato trasferito a Roma, nell’ambasciata nordcoreana in Italia, dove si presume sia stato per mesi, se non anni, addirittura fino alla scorsa estate.

Kwang-Song è infine riapparso in pubblico il 17 novembre a Gedda, in Arabia Saudita, tra i titolari della sua Nazionale impegnata in una partita di qualificazione ai Mondiali contro la Siria, che è stata anche la prima partita ufficiale disputata dalla Corea del Nord dopo quattro anni di totale isolamento. Ha giocato con il numero 10 ed è stato sostituito all’intervallo. Cinque giorni dopo è riapparso in Myanmar, dove ha giocato per più di un’ora segnando peraltro uno dei sei gol realizzati dalla Corea del Nord.

Sull’apparente scomparsa e il successivo ritorno in pubblico di Kwang-Song la CNN ha scritto più di un articolo, compreso un lungo reportage pubblicato lo scorso luglio in cui si leggeva: «È salito a bordo di un volo Qatar Airways a Doha il 26 gennaio del 2021, quando è stato deportato. Tuttavia, senza poter tornare in Corea del Nord, il volo lo ha riportato a Roma, come ha confermato alla CNN un funzionario a conoscenza della questione. “So che il suo management lo ha riportato in Italia. Penso che sia ancora lì, ma non può giocare più a calcio” ha detto il suo ex allenatore in Qatar. La CNN ha contattato il ministero degli Esteri italiano e la FIFA ma non ha ricevuto risposte».

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