Ci sono stati nuovi allagamenti a Prato

Venerdì sera ha esondato il torrente Bagnolo: sono state evacuate 162 persone per evitare nuove gravi conseguenze a una settimana dall'alluvione

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Una strada allagata nell'alluvione della scorsa settimana a Prato, in Toscana (ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI)
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La pioggia abbondante caduta venerdì ha causato nuovi allagamenti a Prato, una delle città più colpite dall’alluvione della scorsa settimana che ha coinvolto diversi paesi della Toscana e in cui sono morte 9 persone. Il torrente Bagnolo ha esondato nella periferia occidentale della città, nel quartiere Sant’Ippolito. L’argine era appena stato rifatto, ma la nuova struttura non era abbastanza solida e la forza dell’acqua l’ha danneggiata in un punto particolarmente fragile.

L’acqua del torrente ha invaso le strade del quartiere, ma i danni sono stati più contenuti rispetto alla scorsa settimana. L’osservazione del livello di fiumi e torrenti ha consentito al comune e alla Protezione civile di anticipare l’allerta alla popolazione. Già nel pomeriggio di venerdì 162 abitanti del quartiere erano stati chiamati e invitati a lasciare le loro case. Molti si sono spostati da parenti e conoscenti, altri sono saliti ai piani più alti, ospitati dai vicini. Tre persone anziane sono state portate in una residenza sanitaria assistita. A tutte le persone senza una sistemazione è stata data la possibilità di raggiungere una palestra comunale allestita per ospitare residenti evacuati o con la casa danneggiata.

Nella serata di venerdì ci sono stati problemi anche nella zona a nord di Prato, dove il torrente Bardena ha tracimato a Figline, una delle zone più colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Stavolta l’esondazione è stata piuttosto contenuta: l’acqua si è riversata in un grande prato della zona senza danneggiare case e palazzi.

La Protezione civile ha comunque invitato gli abitanti a fare attenzione e nel caso a rifugiarsi ai piani alti limitando gli spostamenti a piedi o in auto. «La situazione si è assestata e per le prossime ore le previsioni sono in miglioramento», ha scritto su Facebook il sindaco di Prato Matteo Biffoni. «La Protezione civile continua a monitorare sia dalla sala operativa, attiva 24 ore su 24, sia in città, su strada, con il controllo del territorio soprattutto nelle zone più a rischio».

Gli altri corsi d’acqua sotto osservazione sono il Bisenzio, la Brana e lo Stella: sono tutti vicini al livello di guardia. La Protezione civile li sta controllando con attenzione perché la rete idrica non ha ancora smaltito del tutto l’acqua della scorsa settimana: in molti tratti le tubature sono intasate dai detriti e basta poca pioggia per allagare intere zone.

L’alluvione avvenuta tra il 2 e il 3 novembre ha causato danni per centinaia di milioni di euro. Si sono allagate case e soprattutto moltissime aziende del distretto del tessile della provincia di Prato, uno dei più importanti in Italia. Sono stati distrutti telai e macchinari, e gli allagamenti hanno danneggiato irrimediabilmente il materiale stoccato nei magazzini. Ci sono ancora molti stabilimenti inaccessibili a causa del fango e nonostante le prime stime abbozzate dalla Regione è ancora presto per capire quanti siano stati effettivamente i danni.

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