La regista e attrice Sibilla Barbieri ha fatto ricorso al suicidio assistito in Svizzera dopo che la ASL le aveva negato l’autorizzazione a farlo in Italia

(Sibilla Barbieri/Associazione Luca Coscioni)
(Sibilla Barbieri/Associazione Luca Coscioni)

Lunedì 6 novembre la regista e attrice Sibilla Barbieri è morta in una clinica svizzera dopo aver fatto ricorso al suicidio assistito. Barbieri aveva 58 anni ed era una malata oncologica terminale. Nei mesi scorsi aveva fatto richiesta di accedere al suicidio assistito in Italia ma l’azienda sanitaria locale di Roma competente per il suo caso glielo aveva negato, sostenendo che non avesse i requisiti legali: Barbieri infatti non era tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale (per esempio da un ventilatore o da un respiratore meccanico), come previsto dalla sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale che ha parzialmente legalizzato il suicidio assistito in Italia.

La sentenza dice che non è sempre punibile chi aiuta una persona a suicidarsi se la persona in questione è «pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli» ma affetta «da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche» che considera «intollerabili», e se tale persona è tenuta «in vita da trattamenti di sostegno vitale»: il caso di Barbieri – come successo in altri due casi dal 2019 – soddisfaceva i primi tre requisiti ma non il quarto.

Per questo motivo Barbieri ha deciso di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera, dove è stata accompagna dal figlio e da Marco Perduca, ex senatore dei Radicali, membro come lei dell’Associazione Luca Coscioni e iscritto all’Associazione Soccorso Civile, che ha organizzato e sostenuto le spese per il viaggio in Svizzera. Martedì il figlio di Barbieri e Perduca si autodenunceranno per il reato di istigazione o aiuto al suicidio, per cui rischiano dai 5 ai 12 anni di carcere. Insieme a loro si autodenuncerà anche Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, in quanto legale rappresentante dell’Associazione Soccorso Civile.

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