Vladimir Putin ha approvato il ritiro della Russia dal trattato sulla messa al bando degli esperimenti nucleari

Il presidente russo Vladimir Putin (Pavel Bednyakov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)
Il presidente russo Vladimir Putin (Pavel Bednyakov, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP, File)

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che sospende la ratifica della Russia del trattato sulla messa al bando degli esperimenti nucleari (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty, CTBT). La legge era già stata approvata all’unanimità dalle due camere del parlamento russo a ottobre, e la firma di Putin era considerata un passaggio puramente formale: in precedenza lo stesso presidente aveva sottolineato la necessità della Russia di rivedere l’adesione al trattato. La Russia ha comunque detto di non aver intenzione di riprendere i test nucleari a meno che non li riprendano prima gli Stati Uniti.

Con questa legge la Russia non si ritira totalmente dal CTBT, ma ne revoca solamente la ratifica, cioè l’entrata in vigore, rimanendo un paese firmatario: in pratica smetterà di doverne rispettare i vincoli. A quel punto la Russia avrà la stessa posizione, fra gli altri, degli Stati Uniti e della Cina, che hanno firmato il trattato ma non l’hanno mai ratificato.

Il CTBT è stato adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1996, ma tecnicamente non è mai entrato in vigore a livello globale a causa della mancanza del numero minimo di firme. Pakistan, India e Corea del Nord non lo hanno firmato, mentre Stati Uniti, Iran, Cina, Egitto e ora anche la Russia lo hanno firmato ma non ratificato. Ha comunque rappresentato un importante passo verso la fine dei test nucleari: dal 1996 a oggi solo tre paesi – India, Pakistan e Corea del Nord – hanno condotto test nucleari, e solo quest’ultima ne ha fatti negli ultimi vent’anni.

A febbraio invece la Russia aveva sospeso un trattato bilaterale con gli Stati Uniti, il New START, che aveva l’obiettivo di monitorare i reciproci armamenti nucleari e prevedeva un limite al numero di bombe nucleari strategiche che i due paesi potevano impiegare. Negli ultimi anni la Russia e gli Stati Uniti hanno lasciato scadere o hanno annullato diversi altri trattati nucleari risalenti alla Guerra fredda.

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