Ad Haiti è stato arrestato un uomo sospettato di essere uno dei mandanti dell’omicidio del presidente Jovenel Moïse nel 2021

Un murale dedicato a Jovenel Moïse vicino al palazzo presidenziale dove fu ucciso, a Port-au-Prince (AP Photo/Odelyn Joseph)
Un murale dedicato a Jovenel Moïse vicino al palazzo presidenziale dove fu ucciso, a Port-au-Prince (AP Photo/Odelyn Joseph)

Ad Haiti è stato arrestato un uomo che da due anni è uno dei principali sospettati dell’omicidio del presidente haitiano Jovenel Moïse, avvenuto nel 2021. L’uomo si chiama Joseph Félix Badio ed è un funzionario del ministero della Giustizia, è stato arrestato giovedì nel parcheggio di un supermercato alla periferia di Port-au-Prince, la capitale di Haiti. Gli ex soldati colombiani che avevano materialmente ucciso Moïse, arrestati poco dopo l’omicidio, avevano indicato Badio come mandante, dicendo li aveva assoldati e aveva detto loro prima di arrestare, poi di uccidere il presidente. Badio era ricercato da allora.

Secondo un esperto contattato dal New York Times, l’arresto di Badio potrebbe essere decisivo per chiarire le dinamiche dell’omicidio, perché pur non essendo il mandante principale, «sembrerebbe essere uno dei pochi che sapevano cosa stava effettivamente succedendo» e che conosceva l’identità degli altri organizzatori dell’omicidio. La situazione politica, economica e sociale di Haiti, già grave, è peggiorata notevolmente negli ultimi due anni: dalla morte di Moïse non sono ancora state organizzate le elezioni, e la capitale Port-au-Prince è in gran parte controllata da violente bande criminali.

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