Il governo elaborerà entro tre mesi un piano di evacuazione dei Campi Flegrei

È stato approvato un decreto sull'area vulcanica vicino a Napoli, sono stati stanziati 52 milioni per analisi e infrastrutture di emergenza

Nel rione Toiano di Pozzuoli un cartello, risalente al 2013, indica il campo sportivo come 'Area di ricovero' in caso di rischio per la popolazione, 3 ottobre 2023 ANSA / Ciro Fusco
Nel rione Toiano di Pozzuoli un cartello, risalente al 2013, indica il campo sportivo come 'Area di ricovero' in caso di rischio per la popolazione, 3 ottobre 2023 ANSA / Ciro Fusco

Il Consiglio dei ministri ha approvato giovedì sera il cosiddetto “decreto Campi Flegrei”, che contiene «misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area». I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica che si trova nella zona nord occidentale di Napoli e che include i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto oltre a parte della stessa città. Negli ultimi mesi l’osservatorio vesuviano dell’INGV, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha rilevato un aumento delle scosse di terremoto: sono state oltre 1.500. Nel mese di agosto e settembre ci sono state diverse altre scosse piuttosto intense avvertite anche a Napoli.

Il decreto approvato dal governo prevede lo stanziamento di 52,2 milioni di euro per l’analisi del rischio nelle zone interessate e per l’allestimento di infrastrutture di emergenza. Entro tre mesi inoltre governo, Protezione civile, Regione Campania, prefettura di Napoli ed enti locali elaboreranno un piano di evacuazione di emergenza.

A differenza del Vesuvio, i Campi Flegrei non hanno un vulcano principale, ma sono piuttosto una serie di vulcani attivi da più di 80mila anni. Hanno una struttura detta “caldera”, cioè un’area ribassata a forma più o meno circolare che si è formata per effetto di grandi eruzioni esplosive. In corrispondenza della caldera è stato riscontrato un fenomeno noto come bradisismo, un processo di sollevamento che riguarda in particolare l’area di Pozzuoli.

Una mappa tratta dalla sezione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (ANSA/ OSSERVATORIO VESUVIANO)

Il piano contenuto nel decreto prevede uno studio sulla sismicità delle differenti sottozone, un monitoraggio più intenso e costante della sismicità e dello stato delle strutture e l’analisi del rischio sugli edifici pubblici e privati della zona. I fondi stanziati saranno utilizzati anche per potenziare il sistema della Protezione Civile, per organizzare un sistema di trasporti di emergenza e per preparare strutture temporanee per accogliere la popolazione nel caso in cui sia necessaria un’evacuazione. Test, esercitazioni e prove di evacuazione cominceranno già nei prossimi giorni, partendo dagli ospedali.

I fondi provengono in parte (37,2 milioni) da risorse già stanziate per la prevenzione del rischio sismico, mentre il bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri si farà carico di ulteriori 15 milioni. Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci presentando il piano ha detto che la Regione Campania «ha ritenuto di non partecipare» al piano con fondi propri.