La società di sviluppo immobiliare cinese Evergrande ha ripreso a operare in Borsa

(AP Photo/Ahn Young-joon)
(AP Photo/Ahn Young-joon)

Martedì l’enorme gruppo cinese Evergrande, la società di sviluppo immobiliare più indebitata al mondo, ha ripreso le sue operazioni in Borsa, dopo che la settimana scorsa aveva sospeso le negoziazioni in seguito alle indagini delle autorità nei confronti del suo fondatore, Hui Ka Yan, che era stato messo in stato di fermo dalla polizia in quanto sospettato di crimini non meglio specificati. Alla ripresa delle negoziazioni le azioni di Evergrande hanno guadagnato oltre il 60 per cento alla Borsa di Hong Kong, per poi scendere nel corso della giornata intorno al 10 per cento.

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Evergrande è al centro di una crisi edilizia da diversi anni che ha danneggiato l’intera economia cinese. Ad agosto aveva chiesto a un tribunale di New York di poter accedere a una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, per cercare di evitare la liquidazione, ma di recente ha dovuto rivedere i propri piani di gestione sia per il debito in Cina sia per quello con creditori stranieri. Il 30 ottobre è prevista un’udienza al tribunale di Hong Kong che potrebbe comunque costringerla alla liquidazione.