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  • Lunedì 2 ottobre 2023

La Danimarca impiantò per anni spirali contraccettive alle inuit, senza consenso

Ora più di sessanta di loro hanno chiesto un risarcimento al governo danese, e minacciano di fargli causa

Nuuk, la capitale della Groenlandia (AP Photo/David Goldman, File)
Nuuk, la capitale della Groenlandia (AP Photo/David Goldman, File)
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67 donne groenlandesi di etnia inuit hanno chiesto un risarcimento di circa 40mila euro ciascuna al governo danese per avere impiantato senza il loro consenso un dispositivo contraccettivo fra gli anni Sessanta e Settanta, e intendono fargli causa se non dovesse accettare. Si tratta di una piccola parte delle migliaia di donne che si ritiene siano rimaste coinvolte nel piano del governo danese per limitare la popolazione nativa della Groenlandia, una enorme isola che dal 1814 è un territorio autonomo del Regno di Danimarca.

La questione divenne di dominio pubblico sei anni fa, quando Naja Lyberth, una delle donne che ora vogliono fare causa al governo, disse pubblicamente che le fu impiantata una spirale contraccettiva dopo una visita medica a scuola, quando era adolescente, senza che le venisse spiegato cosa fosse e senza il consenso suo o dei suoi genitori. Lyberth e altre donne in seguito ebbero figli, ma molte altre ebbero problemi e nessuna assistenza sanitaria. Alcune donne soffrirono per anni di dolori acuti, emorragie interne e infezioni addominali, e diverse dovettero essere sottoposte a isterectomia e quindi non poterono avere figli.

Nonostante Lyberth abbia iniziato a parlarne diversi anni fa, la vicenda ha guadagnato l’attenzione dell’opinione pubblica danese solo nel 2022 grazie a un podcast, chiamato Spiralkampagnen, prodotto dalla tv pubblica danese. Fra le altre cose Spiralkampagnen ha trovato dei documenti secondo cui fra il 1966 e il 1970 furono circa 4.500 le inuit a cui fu impiantata una spirale, circa metà delle donne fertili della Groenlandia.

Ora un gruppo di donne ha chiesto al governo danese un risarcimento di circa 300mila corone, circa 40mila euro, per i danni causati da quella pratica, che si aggiunge a molte altre misure discriminatorie che fino a qualche decennio fa il governo danese praticava nei confronti delle persone native della Groenlandia. Nel 1951, per esempio, il governo danese sottrasse 22 bambini inuit alle loro famiglie per poter condurre una specie di esperimento sociale. Le autorità danese si sono scusate con la comunità inuit soltanto nel 2020.

Nel 2022 dopo l’uscita del podcast Spiralkampagnen il governo danese e il Naalakkersuisut, il governo autonomo della Groenlandia, hanno istituito una commissione di indagine indipendente che dovrà approfondire le pratiche contraccettive praticate in Groenlandia fra il 1960 e il 1991, anno in cui la Groenlandia ottenne il controllo del proprio sistema sanitario. La commissione ha iniziato i suoi lavori a maggio, dopo molti ritardi, e dovrebbe pubblicare le sue conclusioni nella primavera del 2025.