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  • Domenica 1 ottobre 2023

La Turchia ha risposto con raid aerei a un attentato suicida ad Ankara

Hanno colpito venti obiettivi curdi: domenica mattina due attentatori avevano tentato l'assalto al ministero dell'Interno

(Yavuz Ozden/Dia Images via AP)
(Yavuz Ozden/Dia Images via AP)
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Domenica mattina intorno alle 9:30 c’è stato un attentato ad Ankara, la capitale della Turchia, vicino al parlamento turco che si trova nel distretto di Çankaya. I due attentatori sono morti e due poliziotti sono stati feriti: l’attentato è stato rivendicato in seguito dal Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Firat (ANF), considerata vicina al PKK. In serata in risposta all’attentato il governo turco ha annunciato di aver compiuto raid aerei contro venti obiettivi dell’organizzazione curda nell’Iraq del nord, «distruggendoli».

Nella mattina di domenica, poche ore prima che il parlamento turco tornasse a riunirsi dopo la pausa estiva, due uomini avevano tentato di fare irruzione nel palazzo del ministero dell’Interno, che si trova nelle vicinanze. Il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, ha scritto su X (Twitter) che due persone hanno parcheggiato un furgoncino di fronte al corpo di guardia del suo ministero e lo hanno attaccato, poi uno si è fatto esplodere e l’altro è stato «neutralizzato» dalla polizia.

L’area è rimasta chiusa e bloccata per alcune ore, in seguito la dinamica dei fatti è diventata più chiara, grazie anche ad alcune riprese di telecamere di sorveglianza. I due attentatori hanno fermato di fronte all’ingresso del ministero dell’Interno ad Ankara un veicolo, rubato poche ore prima. Qui uno dei due ha cercato di neutralizzare le guardie armate con una piccola carica esplosiva e con armi da fuoco, mentre l’altro cercava di entrare all’interno del palazzo: il primo si è fatto esplodere, il secondo è stato ucciso.

È il primo attentato che colpisce la capitale turca dal 2016. Alcune ore dopo il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) avrebbe rivendicato l’attacco, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Firat (ANF), considerata vicina al PKK: «Un’operazione sacrificale contro il ministero dell’Interno è stata condotta da una squadra delle nostre Brigate Immortali». L’organizzazione politica e paramilitare PKK dal 1984 si oppone al governo della Turchia. Turchia, Unione Europea e Stati Uniti la considerano un’organizzazione terroristica.

In serata il ministero dell’Interno turco ha annunciato con un comunicato che una serie di operazioni militari erano state condotte contro venti obiettivi dell’organizzazione PKK nel nord dell’Iraq, e in particolare a Gara, Hakurk, Metina e Qandil. Secondo il governo turco i raid aerei avrebbero distrutto basi, rifugi sotterranei e depositi di armi. Il portavoce del governo ha inoltre aggiunto che un «numero consistente» di terroristi sarebbe stato «neutralizzato».