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  • Mercoledì 13 settembre 2023

A Seul c’è tutto un turismo sottoterra

Nella capitale della Corea del Sud è stato aperto alle visite per la prima volta un enorme spazio sotterraneo

Una decorazione di luci all'interno di un tunnel a Seul, in Corea del Sud
(AP Photo/Lee Jin-man)
Una decorazione di luci all'interno di un tunnel a Seul, in Corea del Sud (AP Photo/Lee Jin-man)
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La settimana scorsa a Seul, la capitale della Corea del Sud, l’amministrazione locale ha aperto al pubblico un enorme spazio sotterraneo di circa 3mila metri quadrati che finora era sempre stato inaccessibile: lo spazio si trova a circa 13 metri al di sotto di Seoul Plaza, la piazza più nota di Seul. Non si sa per quale motivo fu costruito, se come bunker sotterraneo o come spazio per connettere le vicine stazioni della metropolitana di City Hall e Euljiro 1-ga, come ipotizzato dall’amministrazione cittadina.

Fino al 23 settembre all’interno dello spazio verranno organizzati tour turistici ogni fine settimana: quattro al giorno, ognuno di circa un’ora e in gruppi di 10 persone. Il luogo è piuttosto suggestivo: ci si entra da una piccola porta sul retro di una ludoteca dismessa, è completamente al buio e per illuminarlo servono torce. Dai soffitti pendono lunghe stalattiti e durante il tour si indossa una maschera antipolvere, un casco di sicurezza e dei copriscarpe protettivi. In sottofondo si sentono molto forti il rombo e le vibrazioni della linea 2, la metropolitana che corre a un livello ancora più sotterraneo (lo spazio si trova tra il tunnel della metropolitana e la piazza).

I tour guidati nello spazio sotto Seoul Plaza sono l’ultima di una serie di iniziative simili avviate dall’amministrazione locale negli ultimi anni per valorizzare i propri molti spazi sotterranei: in alcuni casi sono stazioni della metropolitana abbandonate o mai utilizzate, in altri bunker sotterranei costruiti come ripari durante periodi di conflitto. In altri casi ancora, come quello dello spazio sotto Seoul Plaza, sono spazi di cui non si conosce con precisione la storia e l’origine.

I tour organizzati nello spazio sotterraneo sono un’iniziativa temporanea: l’amministrazione locale di Seul ha intenzione di riconvertire l’enorme area in un’attrazione più strutturata e definita, e per farlo ha organizzato anche una competizione in cui i partecipanti possono inviare proposte in forma di immagini o brevi video. I progetti ritenuti più convincenti saranno premiati e agli autori e alle autrici verrà dato un finanziamento per realizzarli. Non è chiaro quanti progetti verranno premiati, né quali tipi di proposte siano state fatte finora. Funzionari dell’amministrazione di Seul hanno detto al quotidiano coreano Korea Economic Daily che un’idea è riconvertire l’area in un qualche spazio per il tempo libero.

Tra gli spazi sotterranei che l’amministrazione di Seul ha aperto al pubblico negli ultimi tempi c’è una stazione abbandonata scavata sotto la fermata di Sinseol-dong: lo spazio, aperto al pubblico nel 2017, era stato costruito nel 1974 come binario della metropolitana, ma non era mai stato utilizzato perché i piani di costruzione della rete erano cambiati in corso d’opera. Da allora era sempre rimasto chiuso. Ad attrarre l’interesse verso quest’area erano stati anche alcuni film e video musicali di cui lo spazio abbandonato era stato scelto come ambientazione per via del suo aspetto suggestivo: in particolare il film Cold Eyes, del 2013, e alcuni video di gruppi K-Pop, il fenomeno musicale e culturale sudcoreano che dagli anni Duemila ha cominciato a farsi conoscere in tutto il mondo.

Da alcuni anni è stato inoltre aperto al pubblico anche un bunker scavato nei sotterranei di una stazione degli autobus del distretto finanziario di Yeouido, sempre a Seul. L’area, di oltre 800 metri quadrati, era stata scoperta nel 2005 durante i lavori di costruzione della stazione: al suo interno erano stati trovati utensili e strutture di uso quotidiano, come divani e bagni. Secondo l’amministrazione locale era stato costruito nel 1977, nell’ambito di una serie di forti tensioni con la Corea del Nord. Lo spazio è stato riconvertito in una galleria d’arte del Seoul Museum of Art (SeMA).

Nel distretto di Jongno è stato poi aperto al pubblico un altro bunker, che si ritiene sia stato costruito durante il dominio coloniale giapponese, durato dal 1910 al 1945: in questo caso lo spazio è stato mantenuto come museo del periodo coloniale, lasciando intatte le stanze e gli oggetti al suo interno, con luci e suoni che riproducono l’atmosfera di quel periodo, come le sirene di allerta per i bombardamenti e i suoni dei raid aerei. Prima di diventare un museo, lo spazio era stato utilizzato per fare visite scolastiche. Tra gli spazi sotterranei ancora da riconvertire ce ne sono almeno altri quattro, tutti vicini a stazioni della metropolitana.