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  • Mercoledì 13 settembre 2023

La Russia aiuterà la Corea del Nord nella costruzione di satelliti militari

Lo ha detto Vladimir Putin nell'incontro con il dittatore nordcoreano Kim Jong Un nel centro spaziale russo di Vostochny

(Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
(Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
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Mercoledì mattina il presidente russo Vladimir Putin e il dittatore nordcoreano Kim Jong Un si sono incontrati in Russia nel centro spaziale di Vostochny, che si trova nella regione dell’Amur, nell’estremità orientale del paese.

Nei giorni scorsi diversi giornali e analisti avevano ipotizzato che i due leader avrebbero potuto discutere della possibilità che la Corea del Nord fornisse alla Russia munizioni e armi da usare nella guerra in Ucraina in cambio di aiuti. Almeno ufficialmente i due leader non ne hanno parlato, e Putin si è limitato a dire che la Russia aiuterà la Corea del Nord nella realizzazione e nel lancio di satelliti nello Spazio.

È un tema di cui si parla da tempo perché nei mesi scorsi la Corea del Nord aveva per due volte provato a portare in orbita il suo primo satellite di ricognizione militare, e per due volte il lancio era fallito. I due leader si sono anche impegnati a rafforzare le proprie relazioni commerciali e politiche. Nel corso di un breve incontro con i giornalisti Kim ha detto: «sosterremo sempre le decisioni del presidente Putin e della leadership russa, e saremo insieme nella lotta contro l’imperialismo».

L’incontro, che è durato circa due ore, è significativo per due ragioni: non solo è il primo tra i due leader dal 2019, ma è anche il primo viaggio internazionale di Kim da quasi quattro anni, cioè da quando la Corea del Nord chiuse totalmente i propri confini per evitare la diffusione della pandemia di Covid-19 (misura che si era rivelata comunque non efficace).

Dalla pandemia, infatti, la Corea del Nord aveva interrotto i rapporti commerciali con tutti i paesi vicini o alleati (tra cui Cina e Russia), e tra le altre cose si erano fermate le importazioni di alimenti, carburante e fertilizzanti. Le conseguenze erano state una grossa crisi dell’economia e una preoccupante scarsità di cibo in tutto il paese.

– Leggi anche: Com’è fatto il treno su cui viaggia Kim Jong Un

Benché l’economia nordcoreana sia in condizioni disastrose, il regime di Kim non ha mai smesso di produrre armi e di rifornirsene su mercati paralleli negli ultimi settant’anni, investendo nel programma bellico e nucleare la maggior parte delle proprie risorse, anche a costo di affamare e mantenere in terribili condizioni di vita la propria popolazione. Si ritiene che abbia a disposizione una quantità notevole di munizioni, razzi e proiettili d’artiglieria, per lo più copie di quelli di produzione sovietica, dunque compatibili con quanto già in uso dall’esercito russo.