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  • Martedì 12 settembre 2023

Cosa si sa della morte di Giovanni Sala, alla sede Sky di Milano

Il 20 agosto è stato fermato da due vigilanti che l'hanno immobilizzato a terra, poi ha smesso di respirare

(ANSA/MATTEO CORNER)
(ANSA/MATTEO CORNER)
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Lunedì è stato diffuso un video (si può vedere qui) registrato dalle telecamere di sicurezza che mostra la morte di Giovanni Sala, un uomo di 34 anni che nella notte tra il 19 e il 20 agosto si è scontrato con due vigilanti vicino alla sede di Sky a Rogoredo, un quartiere periferico nella parte sudest di Milano. I due uomini sono indagati per omicidio colposo.

Sala era siciliano ma risiedeva in provincia di Varese. Aveva problemi di tossicodipendenza e spesso frequentava il cosiddetto “boschetto di Rogoredo” a Milano, un’area incolta vicina alla stazione ferroviaria omonima che da anni è nota per essere uno dei principali luoghi di spaccio di eroina e cocaina, nella città e non solo. Poco dopo la mezzanotte del 20 agosto è stato visto muoversi e correre senza maglietta fuori dagli uffici della sede dell’emittente televisiva Sky, sempre a Rogoredo: è stato fermato da due vigilanti che l’hanno immobilizzato a terra, ed è morto poco dopo.

Il video mostra in modo piuttosto chiaro cosa è successo, indicando anche l’orario esatto in cui sono avvenuti i fatti. Circa a mezzanotte e mezza Sala viene fermato da due agenti della compagnia di sicurezza privata Italpol, rispettivamente di 46 e 64 anni, che lo tengono fermo a terra: Sala è visibilmente in difficoltà e si tocca più volte il petto. Le guardie lo girano a pancia in giù e uno dei due uomini lo immobilizza mettendogli un ginocchio sulla schiena, mentre Sala cerca di rialzarsi. Dopo circa sette minuti, Sala smette di reagire. La guardia si alza, gira l’uomo in posizione supina e inizia a fare il massaggio cardiaco mentre il collega si avvicina al telefono o alla radiotrasmittente, probabilmente per chiamare i soccorsi. Dopo circa dieci minuti arriva infatti un’ambulanza, seguita da un’auto della polizia.

Secondo l’autopsia fatta il 25 agosto Sala è morto per arresto cardiocircolatorio, ma non sono state trovate fratture nella zona toracica o altre lesioni attribuibili allo schiacciamento: è possibile quindi che l’uomo abbia avuto un malore non direttamente causato dalla compressione effettuata dal vigilante, anche perché dal video è impossibile sapere con certezza quanta pressione questo stesse esercitando sul torace di Sala. Sul corpo c’era anche un grosso livido tra il volto e il collo, ma è possibile che fosse già presente prima dello scontro con i vigilanti. Sono stati disposti anche degli esami tossicologici per accertare se Sala fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti, ed eventualmente quanto queste abbiano influito sul decesso.

Secondo Giuseppe Geraci, l’avvocato della famiglia di Sala, i soccorsi sono stati chiamati in ritardo: «Guardando le immagini siamo certi che Sala, che non rappresentava alcun pericolo, sia stato ucciso in modo cruento», ha dettoRepubblica. Al momento non sono ancora chiari i motivi per cui le due guardie abbiano fermato e immobilizzato Sala.