Una condanna per stupro ribaltata dopo 47 anni
Leonard Mack, un uomo di New York, fu condannato nel 1976 ed è stato scagionato questa settimana, grazie al test del DNA
Nel 1976 un giovane afroamericano di New York chiamato Leonard Mack fu condannato per uno stupro compiuto l’anno precedente. Per decenni, lui ha sempre sostenuto di non avere commesso lo stupro e di essere innocente. Il cinque settembre, 47 anni dopo, è stato scagionato per condanna ingiusta grazie ai test del DNA, che hanno permesso di identificare il vero autore dello stupro, che ha confessato. Quella di Mack, che oggi ha 72 anni, è stata la condanna ingiusta più lunga della storia degli Stati Uniti a essere stata ribaltata grazie ai test del DNA: il suo caso era stato riesaminato di recente per i dubbi sulle prove e sulle testimonianze che avevano portato alla sua condanna.
Nel 1975 due ragazzine stavano tornando a casa da scuola nella cittadina di Greenburgh, un’area dello stato di New York abitata prevalentemente da persone bianche. A un certo punto un uomo le fermò minacciandole con una pistola: una di loro fu stuprata due volte, mentre l’altra riuscì a scappare e a chiedere aiuto in una scuola, dove un insegnante chiamò la polizia. In base alla testimonianza della ragazzina, la polizia cominciò a cercare un giovane afroamericano sui vent’anni con pantaloni neri, una giacca chiara, un cappellino nero e un orecchino d’oro sull’orecchio sinistro.
Circa due ore dopo le forze dell’ordine fermarono Mack, che stava guidando la sua auto nei paraggi. Indossava un cappello nero e portava un orecchino d’oro sull’orecchio sinistro, ma aveva abiti diversi da quelli descritti dalla ragazzina; aveva anche un alibi, però fu arrestato ugualmente. Secondo l’Innocence Project, la più famosa organizzazione statunitense che si occupa di aiutare le persone condannate per crimini che non hanno commesso, in seguito Mack fu identificato da una delle due ragazzine, che era ipovedente, attraverso metodi e procedure che il gruppo ha sempre ritenuto discutibili.
L’anno seguente Mack fu condannato. Trascorse più di 7 anni in carcere per un crimine che aveva sempre sostenuto di non aver commesso, continuando a dichiararsi innocente.
Nel 2022, passati oltre 45 anni dalla condanna, l’ufficio della procura della contea di Westchester incaricato di riesaminare i casi ha effettuato nuovi test sul DNA anche grazie all’iniziativa dell’Innocence Project. I nuovi test hanno permesso di capire che Mack non aveva commesso alcun reato e che il DNA dell’autore dello stupro era quello di un uomo che era stato condannato per una rapina e uno stupro nel Queens alcune settimane dopo i fatti di Greenburgh. Lo stesso uomo è stato condannato anche nel 2004 per furto e aggressione sessuale sempre nella contea di Westchester.
Mack è stato scagionato grazie alle nuove prove nel giorno del suo 72esimo compleanno. L’autore dello stupro, anche se ha confessato, non potrà essere processato per il reato del 1975, che è caduto in prescrizione: la procura della contea tuttavia ha fatto sapere che attualmente si trova in custodia cautelare e che verrà processato per non essersi registrato nella lista degli autori di crimini sessuali per via dell’aggressione del 2004.
L’avvocata dell’Innocence Project Susan Friedman ha notato che la condanna di Mack si incentrava su una serie di elementi molto comuni nelle condanne ingiuste, tra cui un errore di identificazione da parte di un testimone, metodi di indagine poco precisi e pregiudizi razziali. Un recente rapporto del Registro nazionale dei proscioglimenti, basato su oltre 3mila casi di persone scagionate dal 1989, ha evidenziato che è sette volte più probabile che le persone afroamericane vengano condannate in maniera ingiusta per crimini che non hanno commesso rispetto alle persone bianche.
– Leggi anche: Una delle condanne ingiuste più lunghe della storia degli Stati Uniti