Il grosso incendio boschivo a nord di Alessandropoli, in Grecia, è il più grande mai registrato in Europa

(AP Photo/Achilleas Chiras)
(AP Photo/Achilleas Chiras)

Il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (Effis) ha detto che il grosso incendio boschivo che si è sviluppato negli ultimi giorni a nord della città greca di Alessandropoli, all’estremo nord-est del paese, è il più grande incendio mai registrato in Europa dal 2000, anno in cui l’Effis ha iniziato a raccogliere dati di questo tipo. I vigili del fuoco hanno detto che per il momento è impossibile spegnerlo o comunque controllarlo nell’area della foresta di Dadia. L’incendio nei pressi di Alessandropoli è iniziato il 19 agosto e finora ha bruciato più di 810 chilometri quadrati, un territorio che per fare un paragone è pari a circa la metà dall’area occupata dalla città metropolitana di Milano.

In generale nelle ultime due settimane in Grecia gli incendi boschivi sono stati centinaia e si sono sviluppati principalmente nella regione di Evros, che confina con la Turchia e la Bulgaria e di cui Alessandropoli è il capoluogo. Sono arrivati anche fino alla periferia a nord di Atene che comprende le foreste del Parnete, un’area compresa in un parco nazionale. Per contrastare gli incendi a nord di Alessandropoli in questi giorni l’Unione Europea ha inviato in Grecia 407 vigili del fuoco, 11 aerei e un elicottero della sua flotta.

In questi giorni nella foresta di Dadia sono stati trovati i corpi di 20 persone, 18 delle quali si pensa siano migranti, dato che nessuno ha denunciato la loro scomparsa. La foresta di Dadia è peraltro molto vicina alla Turchia in una zona in cui gli attraversamenti di migranti irregolari sono piuttosto frequenti.