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  • Venerdì 25 agosto 2023

Com’è caduto l’aereo di Prigozhin?

L'ipotesi più accreditata tra le agenzie d'intelligence occidentali è che ci sia stata un'esplosione interna, causata forse da una bomba

Due persone trasportano un cadavere ritrovato tra i resti dell'aereo di Prigozhin (AP Photo)
Due persone trasportano un cadavere ritrovato tra i resti dell'aereo di Prigozhin (AP Photo)
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Tra giovedì e venerdì le agenzie d’intelligence degli Stati Uniti e del Regno Unito hanno cominciato ad avanzare alcune ipotesi su cosa potrebbe aver provocato la caduta del jet privato su cui con ogni probabilità viaggiava il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. L’ipotesi al momento più accreditata è che l’aereo sia precipitato a causa di un’esplosione interna, mentre invece sembra che non ci siano molti indizi del fatto che sia stato abbattuto con un missile. Inoltre alcuni funzionari dell’intelligence americana hanno detto ai media che ritengono probabile che sia stato Putin in persona a ordinare l’assassinio di Prigozhin, anche se il governo russo ha smentito piuttosto duramente.

L’aereo privato partito da Mosca e diretto a San Pietroburgo su cui molto probabilmente viaggiava Prigozhin con altre nove persone, sei passeggeri e tre membri dell’equipaggio, è precipitato mercoledì sera non lontano dalla città di Tver, a circa 150 chilometri dalla capitale russa. Le autorità russe non hanno ancora dato praticamente nessun dettaglio su come e perché l’aereo sia caduto, ma le agenzie di intelligence occidentali, soprattutto negli Stati Uniti, hanno cominciato a comunicare ai giornalisti i risultati delle loro analisi, fatte a distanza usando per esempio le rilevazioni satellitari.

Anzitutto, è abbastanza sicuro che l’aereo sia precipitato a causa di un’esplosione o di un altro evento molto violento che è avvenuto mentre l’aereo si trovava in volo, e non a causa di un guasto tecnico. Questo lo si può dedurre da due fattori. Anzitutto dal modo in cui l’aereo è precipitato: i dati di volo mostrano che c’è stato un calo di altitudine improvviso, come se appunto ci fosse stata un’esplosione. In caso di un guasto tecnico si ritiene più probabile che la discesa sarebbe stata graduale.

In secondo luogo, le immagini satellitari mostrano che i rottami del jet sono stati ritrovati in alcuni punti anche a qualche chilometro di distanza tra loro, segno che l’aereo avrebbe cominciato a perdere pezzi mentre era ancora in aria. Se l’aereo fosse precipitato tutto intero, hanno detto alcuni esperti al New York Times, l’area di ritrovamento dei rottami sarebbe stata molto più contenuta.

Anche se fosse confermata l’ipotesi dell’esplosione, rimarrebbero altre cose da chiarire. Potrebbe essersi trattato di un’esplosione interna, causata da un ordigno piazzato dentro al jet, ma non sono da escludere altre ipotesi, per esempio che l’aereo fosse stato rifornito con carburante adulterato che a un certo punto del volo ha preso fuoco.

È meno probabile, invece, che l’aereo sia stato abbattuto. Il generale Patrick Ryder, portavoce del ministero della Difesa americano, ha detto che gli Stati Uniti non hanno informazioni che facciano pensare che l’aereo sia stato colpito da un missile terra-aria, cioè da un missile lanciato da terra. Non è chiaro in che modo l’intelligence americana sia giunta a questa conclusione, ma è vero che gli Stati Uniti hanno molti modi per tenere monitorato quello che succede in Russia, con satelliti e sensori.

Altri funzionari hanno detto ai giornali americani che è stata valutata anche l’ipotesi che l’aereo sia stato abbattuto con un missile aria-aria (cioè lanciato da un altro aereo), ma anche questa viene ritenuta poco probabile. Tra i funzionari dell’intelligence occidentale c’è ormai un certo consenso sul fatto che Prigozhin si trovasse effettivamente a bordo dell’aereo e che dunque il capo di Wagner sia morto. Ma, come ha scritto il ministero della Difesa britannico, «manca la prova definitiva».

Parlando sempre con il New York Times, alcuni funzionari americani sostengono inoltre che Putin abbia dato direttamente l’ordine di uccidere Prigozhin, e che l’abbia fatto in concomitanza con la decisione di rimuovere dal comando militare il generale Sergei Surovikin, che era ritenuto un simpatizzante del gruppo Wagner.