Donald Trump ha detto che non parteciperà ai dibattiti per le primarie del Partito Repubblicano

(AP Photo/ Seth Wenig)
(AP Photo/ Seth Wenig)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, candidato alle elezioni presidenziali del 2024, ha detto che non parteciperà ai dibattiti per le primarie del Partito Repubblicano. In un messaggio condiviso su Truth Social, il suo social network, Trump ha detto che «il pubblico sa chi sono» e sa quanto sia stato «efficace» il suo mandato da presidente, «ed è per questo che non farò i dibattiti!», ha scritto tutto in maiuscolo, come fa spesso. Il suo portavoce non ha chiarito se Trump non intenda partecipare a nessun dibattito futuro del partito o solo a quelli che sono già stati programmati. Il primo è previsto per mercoledì 23 agosto.

Le primarie sono il sistema di elezioni interne a ogni partito e negli Stati Uniti servono per decidere chi sarà il candidato alle elezioni presidenziali. Per quanto riguarda il Partito Democratico, sembra certo che a vincere le primarie sarà l’attuale presidente Joe Biden, forte del consenso interno e della legittimazione che ha come presidente in carica. Per quanto riguarda il Partito Repubblicano invece il risultato è meno scontato, anche se i sondaggi dicono che Trump sarebbe in vantaggio su Ron De Santis, che è il governatore della Florida e il candidato con maggiore possibilità di successo dopo di lui.

Negli ultimi mesi Trump aveva fatto capire in varie occasioni di non voler partecipare ai dibattiti assieme agli altri candidati, sostenendo di essere così tanto in vantaggio da renderli di fatto inutili. Parlandone in un’intervista a Fox News a giugno, Trump aveva detto: «Perché dovrei permettere a persone che hanno l’1, il 2 o lo 0 per cento di tormentarmi con domande tutta la sera?».

Nel giro di pochi mesi Trump è stato incriminato nell’ambito di quattro diverse indagini, due delle quali federali e tutte relative a reati piuttosto gravi, una situazione del tutto unica nella storia degli Stati Uniti. Ciononostante, negli ultimi mesi la sua popolarità tra gli elettori Repubblicani è aumentata considerevolmente: secondo molti analisti, proprio grazie alle incriminazioni.

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