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  • Mercoledì 9 agosto 2023

«Questo è Afternoon, cominciamo»

Gigi Datome e Nicolò Melli stanno raccontando la preparazione della Nazionale di basket ai Mondiali di fine agosto in un podcast inusuale per sportivi di alto livello (e sì, il titolo è un omaggio)

Gigi Datome e Nicolò Melli dopo una vittoria dell'Italia (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
Gigi Datome e Nicolò Melli dopo una vittoria dell'Italia (AP Photo/Lefteris Pitarakis)
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Gigi Datome e Nicolò Melli sono i due giocatori con più presenze nella Nazionale maschile di basket che dal 25 agosto giocherà i Mondiali nelle Filippine. L’Italia ha iniziato da una decina di giorni la preparazione in vista del torneo e i due giocatori, in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro, hanno deciso di raccontare il percorso di avvicinamento ai Mondiali con un podcast.

Il podcast si chiama Afternoon: è una dichiarata citazione di Morning del Post, di cui sia Datome che Melli si dichiarano «grandi ascoltatori e fan». Dopo un’introduzione Datome lancia ogni puntata con «una frase che sognavo di dire da anni», una citazione adattata della frase usata da Francesco Costa in Morning: «Questo è Afternoon, cominciamo» (la frase di Costa è «Questo è Morning, cominciamo»). In ogni puntata i due giocatori ospitano un compagno di squadra, che viene intervistato e “presentato” ai tifosi.

Afternoon è attualmente il podcast a tema sportivo più ascoltato su varie piattaforme e nella sua versione video su YouTube ha circa 40mila visualizzazioni per ogni puntata.

Melli e Datome sono stati compagni anche nell’Olimpia Milano nelle ultime due stagioni: quella conclusa a fine giugno con lo scudetto è stata l’ultima nella carriera di Gigi Datome, che ha annunciato il ritiro dopo i Mondiali nelle Filippine. Hanno entrambi alle spalle esperienze all’estero e in NBA, il campionato professionistico nordamericano. E sono tra i primi sportivi di alto livello in Italia a essere protagonisti di un podcast in prima persona, un formato che è diventato sempre più diffuso e influente nello sport professionistico. Sempre nel campo del basket e della NBA l’esempio più noto è quello di Draymond Green dei Golden State Warriors, che da alcuni anni conduce il Draymond Green Show, podcast che andò in onda anche durante le finali NBA del 2022, giocate e vinte proprio dai Warriors.

Rispetto a quel modello, Afternoon è decisamente più leggero, non svela particolari retroscena tecnico-tattici della Nazionale ma si propone di intrattenere e far avvicinare i tifosi alla squadra allenata da Gianmarco Pozzecco.

Datome sottolinea spesso come l’iniziativa del podcast («la colpa», dice lui) sia stata principalmente di Melli, capitano dell’Olimpia Milano, che già durante il primo periodo della pandemia, quando era giocatore della squadra NBA dei New Orleans Pelicans, fece un podcast di cinque puntate: “N” il podcast di Nicolò Melli: lo registrò nella “bolla” di Orlando, il luogo in cui tutta la NBA era stata messa per portare a termine la stagione. In ciascuna puntata Melli ospitava un italiano del campionato, da Danilo Gallinari a Sergio Scariolo, al tempo assistente allenatore dei Toronto Raptors, e parlava della vita in quella “bolla” e delle rispettive esperienze in NBA.

Melli racconta che l’idea di Afternoon è nata dopo una lunga pianificazione di «almeno tre secondi», e aggiunge che non avrebbe mai fatto il podcast senza la collaborazione di Datome, con il quale «avevano funzionato molto le dirette Instagram durante la pandemia»: «L’idea era quella di raccontare un po’ del  “dietro le quinte” di un ritiro, cosa che non era mai stata fatta, e al tempo stesso presentare ai tifosi alcuni dei nostri compagni più giovani e meno noti. In più c’era questa cosa dell’ultimo torneo da giocatore di Gigi».

Nelle otto puntate attualmente online, Melli e Datome, oltre a raccontare particolari della vita e degli allenamenti nel ritiro della Nazionale italiana, hanno infatti intervistato ogni volta un compagno, partendo da Simone Fontecchio, che gioca in NBA con gli Utah Jazz. Durante le interviste si è parlato di basket ma anche di altre cose, tra cui le passioni dei giocatori fuori dal campo.

Nelle interviste Melli e Datome hanno creato anche situazioni piuttosto divertenti durante le quali hanno “costretto” i compagni di squadra a ipotizzare scelte di gioco che avrebbero potuto metterli in difficoltà con uno dei due intervistatori: «Sei in contropiede e ai tuoi lati ci sono Melli e Datome: a chi dei due passi la palla?»; o altre più spiazzanti, come: «Parliamo di cose importanti: Macine o Abbracci?». La disputa sui biscotti, racconta Melli, sta assumendo dimensioni inattese: «I tifosi ci aspettano alla fine delle partite o degli allenamenti per consegnarci pacchi di biscotti».

La serie di interviste continuerà con gli altri componenti della squadra e dello staff tecnico: l’ultimo ospite è stato proprio l’allenatore Gianmarco Pozzecco, definito dalla coppia di podcaster «il più terrorizzato di tutti».

Melli, Datome e dietro di loro Simone Fontecchio a Milano nel 2022 (ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Melli è il più attivo nell’organizzazione del podcast e nella definizione dei temi e dei tempi, Datome introduce delle variabili, come le cosiddette “gigionate” (con tanto di stacchetto e grafica), racconti di episodi di vita vissuta in cui la disattenzione del giocatore ha portato a effetti comici (orari sbagliati, giocatori scambiati per massaggiatori, aerei persi). La realizzazione di ogni puntata prende più o meno un’ora, a cui si aggiunge una preparazione dei temi, della scaletta e delle domande per l’intervistato la sera prima.

Il montaggio, gli inserti sonori e grafici sono realizzati dal team social della Federazione, ma i tagli sono limitati. Datome racconta: «Nella prima puntata ci siamo interrotti due o tre volte, abbiamo ripetuto un blocco o due, ma già dalla seconda siamo andati con “buona la prima”, e per lo più a braccio». Melli e Datome dicono di concordare fra di loro parte delle domande, ma non tutte, per lasciare un po’ di effetto sorpresa reciproco e di spontaneità. La buona intesa fra i due conduttori è una delle cose che rendono il podcast particolarmente riuscito. Dice Datome: «Facciamo finta di essere nello spogliatoio, ci prendiamo in giro e ci divertiamo perché riusciamo a parlare delle cose che vogliamo nel modo che vogliamo».

Nonostante il tenore del podcast sia molto leggero e di «intrattenimento puro, anche di basso livello» (secondo l’ironica definizione dei protagonisti), il tema di un racconto di sé non filtrato dai media tradizionali esiste, perché, dice Datome, «dopo tanti anni nel mondo dello sport le interviste sono un po’ tutte uguali e poco stimolanti». Melli aggiunge: «Io non amo particolarmente la sovraesposizione nei rapporti con i media, invece mi piace questa idea di dire le cose che penso, in una versione non filtrata, che non si possa manipolare o anche semplicemente senza qualcuno che “virgoletti” le parole».

Il progetto è quello di proseguire con il podcast fino almeno all’inizio del Mondiale, registrando anche una puntata in aereo in viaggio verso l’Asia, ospitando qualche personaggio esterno alla Nazionale ed evitando di lavorarci nei giorni delle partite. Una volta iniziato il torneo il podcast si fermerà o diventerà meno frequente, perché Melli e Datome non vogliono che rubi attenzioni o tempo alla preparazione e alla concentrazione sulle partite.

Il programma della Nazionale prevede il Torneo dell’Acropolis ad Atene, mercoledì e giovedì contro Serbia e Grecia, poi la partita a Ravenna contro Portorico del 13 agosto, che sarà l’ultima in Italia nella carriera di Datome (è stato definito il “DatHome Day”). Il 17 agosto la squadra partirà per la Cina: nella città di Shenzhen giocherà due amichevoli (il 20 agosto contro il Brasile, il 21 contro la Nuova Zelanda). Dal 25 agosto inizieranno i Mondiali nelle Filippine, che dureranno per chi arriverà in finale fino al 10 settembre: le avversarie del girone dell’Italia sono Angola, Repubblica Dominicana e Filippine (le partite saranno trasmesse da Rai, Dazn e Sky Sport).

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