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  • Martedì 8 agosto 2023

L’evacuazione di migliaia di scout in Corea del Sud

Sono stati coinvolti molti mezzi per spostare 36 mila persone, dopo che il raduno internazionale era stato interrotto per un tifone

(Na Bo-bae/Yonhap via AP)
(Na Bo-bae/Yonhap via AP)
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Martedì mattina in Corea del Sud è iniziata l’evacuazione di 36 mila scout dal World Scout Jamboree, il grande raduno internazionale degli scout che era stato interrotto a causa dell’imminente arrivo di un tifone nel luogo in cui era stato allestito il campo.

L’evacuazione è cominciata alle 10 del mattino ora locale (le 2 del mattino in Italia) e nel pomeriggio quasi tutti i partecipanti sono stati portati via dall’area del raduno e trasferiti altrove. Il contingente italiano è stato trasferito in un campus universitario della città di Incheon.

Il governo sudcoreano ha coinvolto nelle operazioni centinaia di mezzi: si parla di circa mille autobus, più 270 veicoli della polizia e qualche elicottero. I partecipanti al raduno sono stati spostati nelle zone più interne della Corea in varie strutture di accoglienza, principalmente attorno alla capitale Seul, dove il tifone non dovrebbe passare. Da programma il raduno dovrebbe proseguire fino al 12 agosto e il governo sudcoreano ha garantito che le attività continueranno, anche se non è ancora chiaro in che modo.

Il World Scout Jamboree viene organizzato una volta ogni quattro anni: l’edizione di quest’anno è la venticinquesima e coinvolge oltre 150 paesi con 43 mila giovani prevalentemente tra i 14 e i 18 anni, di cui circa 1.200 provenienti dall’Italia. Il campo scout era stato allestito con centinaia di tende su un’area di oltre otto chilometri quadrati con pochi alberi e spazi all’ombra a Saemangeum, nella regione di Buan, una città a sud-ovest di Seul.

(Choe Young-soo/Yonhap via AP, File)

Fin dai primi giorni il raduno aveva avuto diversi problemi: anzitutto il caldo. La Corea del Sud, come buona parte dell’Asia, ha avuto una delle estati più calde degli ultimi decenni, con temperature tra i 33 e i 38 gradi °C ed elevata umidità. Il campo scout di Saemangeum era stato allestito in un’area praticamente senza ripari naturali, sulla riva del mare, lungo l’estuario di un fiume in una zona che era stata bonificata alcuni decenni fa. Per questo gli scout non avevano di fatto modo di sfuggire al caldo: dal primo giorno gli organizzatori avevano dovuto gestire centinaia di persone che lamentavano sintomi come mal di testa, nausea, vertigini e spossatezza.

A questo si erano aggiunte ulteriori complicazioni dell’organizzazione sudcoreana: il suolo del campo aveva problemi di drenaggio, non c’era cibo per i partecipanti con diete speciali, i servizi medici erano ritenuti insufficienti e c’erano grossi problemi di igiene, soprattutto nei bagni: «Immaginate che i bagni che venivano usati da migliaia e migliaia di persone non erano svuotati con la regolarità che servirebbe, e capirete che cosa vedevano i partecipanti», ha detto alla BBC Matt Hyde, il capo della delegazione degli scout britannici.

Per questo, già prima che fosse previsto l’arrivo di un tifone, alcune delegazioni scout avevano deciso di abbandonare il Jamboree: i 1.000 scout degli Stati Uniti se n’erano andati a Camp Humphreys, una base militare americana, mentre i 4.500 scout britannici erano stati trasferiti in hotel a Seul. Anche il piccolo contingente di Singapore ha lasciato Saemangeum.

Poi è arrivato il tifone (chiamato Khanun), che dapprima ha colpito il sud del Giappone portando piogge intensissime e venti molto forti e che dovrebbe arrivare nella regione di Saemangeum giovedì mattina. Lunedì l’Organizzazione mondiale del movimento scout (WOSM) ha annunciato che tutti gli scout presenti al raduno sarebbero stati fatti evacuare dal campo.

Gli scout smontano il campo (Kim Myung-nyeon/Newsis via AP)

Lee Sang-min, il ministro dell’Interno sudcoreano, ha detto che dei 36 mila scout presenti 13 mila e 500 saranno trasferiti in 64 diverse strutture nella provincia di Gyeonggi, quella che circonda la capitale Seul. Circa 3.100 saranno trasferiti a Seul e altri 3.200 andranno nella vicina città di Incheon. Novemila scout saranno invece trasferiti in 25 differenti strutture nelle province del Chungcheong Settentrionale e del Chungcheong Meridionale, nella parte centrale del paese.

Per ospitare gli scout, il governo sta preparando dormitori scolastici, edifici governativi e hotel, e ha annunciato che si occuperà di fornire condizioni igieniche e pasti adeguati alle migliaia di scout che saranno sparsi un po’ in tutto il paese.

(Na Bo-bae/Yonhap via AP)

Il governo sudcoreano vorrebbe che le attività del Jamboree proseguissero, nonostante tutto: gli scout dovrebbero «completare il loro programma con il cuore felice», ha detto il ministro Lee. In realtà non è ancora ben chiaro come proseguiranno le attività, e se proseguiranno.

I grossi problemi organizzativi del Jamboree stanno complicando la vita al governo sudcoreano: alcuni media hanno parlato di una «vergogna nazionale». Kim Gi-hyeon, parlamentare e capo del Partito del potere popolare, il partito di governo, ha fatto le proprie scuse pubbliche e ha chiesto un’indagine su come siano stati spesi i soldi dei contribuenti sudcoreani nell’organizzazione dell’evento.

Ahmad Alhendawi, il segretario generale del WOSM, ha detto che questa è «la prima volta in più di 100 anni di Jamboree che abbiamo dovuto affrontare così tanti problemi tutti assieme», ma ha anche elogiato il governo sudcoreano per la sua assistenza.

(Choe Young-soo/Yonhap via AP)