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  • Mercoledì 2 agosto 2023

La Basilicata resterà per un mese senza treni

Le interruzioni vanno avanti da settimane, ma dal 7 agosto le tre linee principali saranno sospese a causa di lavori di manutenzione

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
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Nel mese di agosto la circolazione ferroviaria in Basilicata resterà ferma, con la sospensione delle tre linee principali che collegano il capoluogo Potenza con diverse città in Puglia e in Campania. Per compensare la mancanza di treni saranno attivati dei bus sostitutivi, con biglietti acquistabili anche dal sito di Trenitalia. In realtà già da diverse settimane la rete ferroviaria in Basilicata funziona in modo molto ridotto per permettere lo svolgimento di lavori di potenziamento e manutenzione sulle linee, annunciati da Trenitalia con formule piuttosto vaghe.

Le linee che collegano Potenza a Taranto e a Salerno erano già state interrotte a partire dal 12 giugno e ripartiranno il 10 settembre. Sulla linea Potenza-Foggia, invece, la circolazione rimarrà ferma dal 7 agosto al 3 settembre. Le operazioni di manutenzione hanno causato anche l’interruzione della linea ad alta velocità che collega Potenza a Roma, che dovrebbe ripartire il 1° ottobre. I rappresentanti della Regione hanno commentato in modo positivo l’avvio dei lavori, affermando che questi permetteranno di rendere più efficiente il servizio ferroviario. I sindacati, invece, hanno criticato le tempistiche e le modalità con cui sono stati organizzati, sostenendo che penalizzino gli utenti.

I problemi principali per la rete ferroviaria lucana sono rappresentati dalla morfologia del territorio: in Basilicata ci sono varie zone montuose con asimmetrie e dislivelli, che spesso rendono difficile assicurare il servizio. Anche per questo sono necessari lavori per migliorare le infrastrutture, che sono ormai datate. Secondo i dati di Rete ferroviaria italiana (Rfi), l’azienda pubblica che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale, al 31 dicembre del 2022 in Basilicata erano presenti 347 chilometri di linee in esercizio. Di queste, solo 18 chilometri sono a doppio binario, mentre per 193 chilometri i treni lucani corrono su binario semplice, alternandosi nei due sensi di marcia.

Donato Arcieri, dirigente dell’ufficio trasporti per la Basilicata, sostiene che i lavori già in corso e quelli che saranno attivati a breve fossero già stati programmati da tempo, non dalla Regione ma dai responsabili di Rfi. Arcieri ha anche spiegato che le operazioni sono state condensate volontariamente nei mesi estivi, per evitare il traffico pendolare e approfittare di una situazione meteorologica generalmente più favorevole rispetto alla stagione invernale, motivazioni confermate anche da Rfi.

Non tutti però sono d’accordo. «Alcune linee che passano per la Basilicata lavorano principalmente d’estate, come quella diretta a Taranto, utilizzata dai bagnanti», ha detto Luigi Ditella, segretario regionale della Filt-Cgil, la Federazione italiana lavoratori dei trasporti. «Sarebbe stata meglio un’interruzione in autunno, non in agosto, che è il periodo di maggiore traffico». Secondo Ditella, i lavori di manutenzione sulle linee sono necessari, ma avrebbero potuto essere svolti con modalità diverse, per esempio interrompendo la circolazione dei treni soltanto di notte o negli orari meno trafficati, senza bloccarla completamente. «È stata una scelta politica e aziendale, che però penalizza gli utenti». Secondo Rfi, svolgere i lavori soltanto nelle ore notturne avrebbe allungato eccessivamente i tempi e quindi creato ulteriori disagi. Inoltre, nel mese di giugno la regione è stata colpita da varie alluvioni, che hanno causato problemi anche alla circolazione ferroviaria rendendo necessari ulteriori interventi.

Una parte dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) assegnati alla Basilicata sarà utilizzata proprio per migliorare la rete ferroviaria regionale e interregionale. Tra le altre cose, è stato finanziato con 1,6 miliardi di euro il potenziamento della linea ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, che coinvolge Puglia, Basilicata e Campania. I lavori dovrebbero permettere di ridurre i tempi di percorrenza tra Taranto e Napoli dalle attuali quattro ore a circa tre ore e mezza, di aumentare la capacità delle tratte da quattro a dieci treni all’ora e di adattarle per consentire il passaggio dei treni merci. La gara per l’assegnazione della prima fase dei lavori è stata aperta da Rfi il 28 giugno, e il progetto dovrebbe essere completato nella prima metà del 2026.

– Leggi anche: Le linee ferroviarie tolte dal PNRR per via dei ritardi