Il governo del Senegal ha bloccato l’accesso a TikTok temendo che possa alimentare le proteste di questi giorni

Il presidente del Senegal, Macky Salll (AP Photo/Lewis Joly, Pool)
Il presidente del Senegal, Macky Salll (AP Photo/Lewis Joly, Pool)

Il governo del Senegal ha bloccato l’accesso al social network TikTok sui telefoni attivi nel paese. Negli ultimi giorni aveva già imposto grosse restrizioni a Internet per cercare di limitare le proteste cominciate dopo l’arresto di Ousmane Sonko, il principale oppositore politico del presidente Macky Sall, che da tempo governa in modo sempre più autoritario. Anche il blocco di TikTok sembra avere uno scopo simile: il ministro delle Comunicazioni del Senegal, Moussa Bocar Thiam, ha sostenuto in un comunicato che TikTok sia diventato uno strumento per diffondere «messaggi sovversivi e di odio» che minaccerebbero di «destabilizzare il paese».

In Senegal le proteste contro la repressione del dissenso da parte del governo vanno avanti dal 2021, quando Sonko fu arrestato con accuse di stupro che lui ha sempre negato e definito politicamente motivate. Quelle accuse erano state poi ridimensionate, ma negli anni ce ne sono state periodicamente altre, fino al recente arresto per otto nuovi reati. Dopo l’arresto, il governo ha anche sciolto il suo partito, Pastef.

Sall governa il Senegal dal 2012 ed è stato rieletto nel 2019, ma è stato più volte accusato di reprimere i suoi principali avversari politici per restare al potere.

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