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  • Mercoledì 19 luglio 2023

A Miami è iniziata l’epoca di Lionel Messi

Il trasferimento del campione del mondo argentino viene descritto come un altro momento di svolta per il calcio in Nord America

Jorge Mas, Lionel Messi, Jose Mas e David Beckham (AP Photo/Rebecca Blackwell)
Jorge Mas, Lionel Messi, Jose Mas e David Beckham (AP Photo/Rebecca Blackwell)
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Domenica Lionel Messi, campione del mondo argentino e sette volte Pallone d’Oro, è stato presentato ai tifosi dell’Inter Miami, la squadra di calcio statunitense in cui dovrebbe giocare almeno fino al 2025. La cerimonia di presentazione si è tenuta nello stadio del club, a circa cinquanta chilometri del centro di Miami. Pioveva molto forte, e anche se lo stadio ha una capienza tutto sommato contenuta (20mila persone), l’accoglienza è stata comprensibilmente molto calorosa.

La cerimonia di presentazione doveva essere sia per Messi che per Sergio Busquets, un altro giocatore acquistato di recente dall’Inter Miami nonché a lungo compagno di squadra di Messi al Barcellona. Ma Busquets ha solo ringraziato brevemente il club prima di lasciare il posto a Messi, che si è presentato con una maglietta numero 10. Dopo le tante acclamazioni e i fuochi d’artificio, anche lui ha parlato al pubblico, brevemente e in spagnolo.

Il suo ingaggio con l’Inter Miami era noto da fine giugno, quando lui stesso lo aveva annunciato in un’intervista. Messi ha da poco compiuto 36 anni, la maggior parte dei quali passati al Barcellona. Nel 2021 si era trasferito al Paris Saint-Germain a causa dei problemi economici della squadra spagnola, ma a Parigi le cose non sono andate bene. Oltre a prestazioni individuali lontane da quelle a cui aveva abituato i tifosi, lo scorso maggio, poco prima della scadenza del contratto, era stato temporaneamente sospeso a causa di un viaggio non autorizzato in Arabia Saudita, dove sembrava che avesse deciso di continuare la sua carriera.

Nonostante l’offerta che gli era stata fatta dall’Arabia Saudita fosse più alta, Messi ha scelto di giocare negli Stati Uniti. L’Inter Miami è stata fondata nel 2018, ha iniziato a giocare nel 2020 e il suo proprietario di maggioranza è Jorge Mas, imprenditore di origini cubane che si occupa di telecomunicazioni, e di suo fratello José. Ha delle quote anche l’ex calciatore britannico David Beckham, che fu tra i primi calciatori di fama mondiale ad andare a giocare nella Major League Soccer, il campionato di calcio professionistico nordamericano fondato nel 1993. Prima di Messi, l’Inter Miami aveva avuto un altro grande calciatore argentino, Gonzalo Higuain, ex attaccante di Real Madrid, Napoli e Juventus.

L’esordio di Messi con l’Inter Miami è previsto per venerdì 21 luglio nella Leagues Cup, un torneo parallelo al campionato giocato da squadre messicane e nordamericane. Il campionato vero e proprio, invece, è già oltre la metà e terminerà ad ottobre. In questo momento l’Inter Miami è ultima in una delle due conference (quella orientale) in cui è divisa la stagione. Se non recupererà almeno 12 punti nelle dodici partite rimanenti di stagione regolare non riuscirà a qualificarsi per i playoff, la fase decisiva del campionato. In questa situazione, quindi, Messi potrebbe aiutare a cambiare le cose, anche perché ritroverà l’ex allenatore argentino del Barcellona, Gerardo Martino, che lo allenò anche in nazionale.

Secondo Jorge Mas, per il calcio a Miami e in generale negli Stati Uniti ci sarà «un prima e un dopo» Messi. Per ora si è parlato soprattutto del suo impatto sugli aspetti commerciali del campionato, dato che due grandi aziende come Adidas e Apple hanno già avuto un ruolo influente nel suo trasferimento. Il campione del mondo argentino è infatti sponsorizzato da Adidas, che è anche il fornitore unico del materiale tecnico della MLS. Apple invece ha ottenuto proprio quest’anno i diritti di trasmissione del campionato per i prossimi dieci anni tramite la sua piattaforma Apple TV+, e per pubblicizzare la sua offerta potrà contare subito sulla presenza di uno dei giocatori più famosi nella storia del calcio.

Per Messi la Major League potrebbe però rappresentare anche uno slancio dal punto di vista prettamente sportivo. Anche se ha da poco vinto i Mondiali con l’Argentina, ossia l’ultimo grande obiettivo della sua carriera, gli anni al Paris Saint-Germain sono stati piuttosto deludenti. A 36 anni il meglio è passato, ma in un campionato di livello medio più basso come quello nordamericano la sua qualità può ancora fare la differenza da sola, spostare gli equilibri e generare nuovo interesse.

Tutto questo Messi potrà farlo inoltre in Florida, lo stato americano con la comunità argentina più numerosa. Miami, poi, è considerata da tempo una sorta di capitale non ufficiale dell’America Latina negli Stati Uniti: il 70 per cento circa delle persone che vivono in città ha origini ispaniche e rispetto ad altre città statunitensi l’interesse per il calcio è molto diffuso. È probabile che Messi abbia preso in considerazione anche questi fattori nel momento in cui ha scelto di andare a giocare lì, oltre al fatto che secondo fonti citate dal New York Times ha diverse proprietà immobiliari in un’area peraltro già ampiamente frequentata e apprezzata da tanti famosi giocatori di calcio.

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