Il Fondo monetario internazionale presterà 2,7 miliardi di euro al Pakistan

(AP Photo/Andrew Harnik, File)
(AP Photo/Andrew Harnik, File)

Mercoledì il Fondo monetario internazionale (FMI) ha approvato il prestito di 3 miliardi di dollari (pari 2,7 miliardi di euro) al Pakistan, per aiutare il paese a superare la difficilissima crisi economica in corso da anni. L’FMI, organizzazione internazionale composta dai governi di 190 paesi, aveva trovato un accordo con il governo del Pakistan già a fine giugno, ma serviva ancora un’approvazione da parte del consiglio di amministrazione del Fondo.

Il Pakistan era entrato in un programma di salvataggio della propria economia finanziato con i prestiti dell’FMI nel 2019: il pacchetto prevedeva prestiti per circa 6 miliardi di dollari, aumentati a 7 nel 2022. Con la decisione di mercoledì, l’FMI ha sbloccato l’ultima parte dei fondi di quel pacchetto, che verranno distribuiti nell’arco dei prossimi nove mesi.

Il Pakistan sta affrontando la peggiore crisi economica da quando ha dichiarato l’indipendenza dal Regno Unito nel 1947: a un certo punto a inizio anno le sue riserve di dollari, necessarie per acquistare beni dall’estero, come l’energia, le materie prime e il cibo, erano a tre settimane dall’esaurirsi. L’economia nazionale si trovava già in grandi difficoltà per via di anni di cattiva gestione finanziaria, ma è entrata ulteriormente in crisi prima per l’aumento dei prezzi internazionali delle materie prime legato alla guerra in Ucraina, e poi per le devastanti inondazioni che hanno colpito il paese lo scorso anno. Gli scontri degli ultimi mesi tra i sostenitori dell’ex primo ministro Imran Khan e la polizia hanno poi contribuito a destabilizzare i mercati finanziari.

L’accordo è stato a lungo bloccato perché non era sicuro che il Pakistan fosse in grado di attuare alcune riforme: la concessione dei prestiti, come sempre succede in questi casi, è infatti subordinata a profonde riforme dell’economia, che non sempre il Pakistan è stato in grado di attuare.