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  • Sabato 8 luglio 2023

La foto di un poliziotto ucciso mostrata più volte dal sindaco di New York è falsa?

Dal 2022 Eric Adams esibisce la fototessera di un suo ex collega, ora il New York Times sostiene che sia stata prodotta dal suo staff

Eric Adams, sindaco di New York, maggio 2023 (Spencer Platt/Getty Images)
Eric Adams, sindaco di New York, maggio 2023 (Spencer Platt/Getty Images)
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Dall’inizio dello scorso anno Eric Adams, ex poliziotto e attuale sindaco di New York, sostiene di portare con sé la foto di un agente con cui aveva lavorato all’inizio della sua carriera in polizia, Robert Venable, ucciso nel 1987. Ne parlò per la prima volta un mese dopo essere entrato in carica, nel 2022, a un evento di commemorazione di due poliziotti uccisi. Poco dopo si fece fotografare con in mano la foto, su richiesta del New York Times.

Ora lo stesso giornale ha scritto che il sindaco avrebbe mentito: citando una sua fonte, ha sostenuto che la foto sarebbe “falsa”, sarebbe stata prodotta appositamente dallo staff di Adams dopo che lui l’aveva menzionata durante la commemorazione, probabilmente per ragioni di opportunità politica. Sempre secondo la fonte citata dal New York Times, gli assistenti di Adams avrebbero trovato la foto di Venable su Google, e dopo averla stampata avrebbero simulato l’usura, fra le altre cose macchiandola con del caffè.

L’ufficio del sindaco ha negato le accuse. Il New York Times sostiene però che anche la smentita del portavoce di Adams, Fabien Levy, avrebbe lasciato diversi dubbi: Levy non avrebbe espressamente messo in discussione che la foto fosse stata creata da un assistente del sindaco, anche se ha ribadito che Adams aveva effettivamente tenuto con sé una foto di Venable per molti anni. Di certo c’è che Adams e Venable erano amici, come confermato anche da alcuni loro ex colleghi. In precedenza, Adams aveva detto di aver tenuto la foto nel portafogli fino a che questo non era diventato troppo ingombrante, continuando comunque a conservarla in una molla fermacarte.

Non tutti i parenti di Venable hanno reagito alla stessa maniera di fronte alla storia del New York Times. La figlia, Januari Venable, che aveva otto anni al tempo della morte del padre, ha detto di non ricordare di aver mai incontrato Adams fino al 2022, ma ha aggiunto di sentirsi felice che suo padre sia tuttora ricordato, al di là della presenza o meno della foto nel portafogli del sindaco. Una nipote di Venable, che ricorda di visite fatte da Adams alla sua famiglia dopo la morte dello zio, ha detto invece che si sentirebbe delusa se la storia della foto falsa venisse confermata.

Adams lavorò nella polizia dal 1984 al 2006. Oggi è un esponente del partito Democratico, eletto sindaco dopo aver vinto le elezioni del 2021. In precedenza aveva svolto l’incarico di presidente del distretto di Brooklyn, il più popoloso dei distretti di New York. Nel suo partito è considerato piuttosto divisivo: alle primarie, in cui gli elettori di ciascun partito scelgono il proprio candidato e che per i Democratici a New York sono le vere elezioni, vinse per meno di 8.000 preferenze di distacco, lo 0,8%, sull’altra candidata. Promosse un programma più moderato rispetto ad altri Democratici più progressisti, e incentrato sulla lotta al crimine, che ha riscosso consensi soprattutto fra la popolazione nera e latinoamericana della città.

Eric Adams racconta abbastanza spesso di aneddoti personali, a volte prendendosi qualche libertà. Sempre il New York Times ne ha raccolti diversi e ha sottolineato come quasi sempre sia praticamente impossibile verificare l’attendibilità delle storie raccontate dal sindaco. Molte di queste servono apparentemente a creare un legame maggiore con l’elettorato più che ingannarlo; altre volte il sindaco riporta fatti sbagliati anche rispetto a questioni piuttosto serie, per esempio parlando delle difficoltà nella gestione dei migranti o della diffusione della criminalità. Altre storie sono più innocue: fra le altre cose ha parlato di uno strano metodo che usa per uccidere i topi, ha detto di essere vegano ma è stato visto mangiare pesce, e ha detto di conoscere «qualche trucchetto» con lo skateboard, apparendo poi avere qualche difficoltà quando ha provato a usarne uno.