È stato reintrodotto l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per i tabaccai, che erano stati esentati da ottobre

(Cecilia Fabiano/LaPresse)
(Cecilia Fabiano/LaPresse)

L’attuale direttore dell’Agenzia delle Dogane Roberto Alesse ha revocato l’esenzione dall’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per i tabaccai nel caso di transazioni su prodotti di monopolio, esenzione che era stata garantita nell’ottobre del 2022 dal precedente direttore Marcello Minenna. Da martedì quindi i tabaccai hanno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici anche per tutti i prodotti finora esclusi, come sigarette, francobolli e marche da bollo.

L’obbligo per tutti gli esercenti era in vigore da giugno del 2022 ed era stato introdotto dal governo di Mario Draghi per favorire i pagamenti tracciabili anche per i piccoli importi, per contrastare l’evasione fiscale e fornire migliori servizi ai consumatori. Ma poco dopo il suo insediamento il governo di Giorgia Meloni aveva cercato di eliminarlo per favorire i commercianti, che in parte se ne lamentavano sostenendo che le commissioni sui pagamenti tramite POS fossero troppo alte, specialmente sulle piccole somme. Alla fine però il governo ci aveva rinunciato e l’obbligo era rimasto in vigore, dopo settimane di dibattito politico molto polarizzato, che aveva riguardato in generale l’opportunità o meno di favorire l’uso dei pagamenti elettronici a sfavore del contante. Era però rimasta l’esenzione per i tabaccai, ora rimossa.

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