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  • Lunedì 19 giugno 2023

I grossi scontri tra esercito israeliano e palestinesi nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania

Sono stati tra i più violenti degli ultimi tempi: sei palestinesi sono stati uccisi e ci sono decine di feriti

Il fumo dopo alcune esplosioni nel campo profughi di Jenin (AP Photo/Majdi Mohammed)
Il fumo dopo alcune esplosioni nel campo profughi di Jenin (AP Photo/Majdi Mohammed)
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Lunedì mattina l’esercito israeliano ha ucciso sei persone palestinesi in un’operazione militare nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania (la fascia di territorio che Israele occupa dal 1967 e che i palestinesi rivendicano come propria): i militari israeliani si trovavano lì per arrestare due persone palestinesi descritte come “sospettati”, anche se al momento non si sa con quali accuse, e sembra che poi siano rimasti coinvolti in scontri con alcuni palestinesi armati presenti nel campo. Ci sono feriti da entrambe le parti, anche se con una grossa sproporzione: l’esercito israeliano ha comunicato sette feriti, mentre il ministero della Salute dell’Autorità Palestinese – che formalmente governa la Cisgiordania – ha detto che ci sono almeno 90 feriti.

Nell’ultimo anno e mezzo gli scontri tra israeliani e palestinesi in Cisgiordania si sono molto intensificati, e alcuni dei più gravi degli ultimi tempi sono avvenuti proprio nel campo profughi di Jenin: gli scontri di lunedì però sono sembrati subito piuttosto notevoli perché l’esercito israeliano è intervenuto con elicotteri militari, come non avveniva da anni. Almeno uno degli elicotteri militari impiegati dall’esercito israeliano ha lanciato missili contro i palestinesi nel campo, come sembrano mostrare anche alcuni video amatoriali girati da persone nella zona.

Secondo Wafa, l’agenzia di stampa dell’Autorità Palestinese, i soldati israeliani avrebbero fatto irruzione nel campo profughi con armi da fuoco, granate stordenti e lacrimogeni. L’esercito israeliano in un comunicato ha confermato di aver fatto irruzione nel campo, motivando l’operazione con la necessità di arrestare due persone. A quel punto però, stando sempre alla versione dell’esercito israeliano, alcuni palestinesi avrebbero cercato di bloccare nel campo i soldati israeliani, usando anche esplosivi contro i loro veicoli: l’esercito israeliano sarebbe poi intervenuto con gli elicotteri militari, con l’obiettivo di liberare i propri soldati rimasti nel campo e neutralizzare gli uomini armati palestinesi.

Intorno alle 14:30 italiane l’esercito israeliano ha cominciato a ritirare le truppe dal campo profughi, ma diversi soldati sono rimasti nelle vicinanze. Il ministro della Salute dell’Autorità Palestinese ha detto che le persone uccise avevano tra i 15 e i 29 anni, e che tra i feriti ce ne sarebbero diversi in gravi condizioni. Tra i feriti ci sono anche alcuni giornalisti palestinesi.

Dall’inizio del 2023 sono morti almeno 160 palestinesi e 21 israeliani in scontri simili, tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. Nello stesso campo profughi di Jenin a maggio del 2022 era stata uccisa la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh, che stava documentando un’operazione dell’esercito israeliano, e lo scorso gennaio c’era stata una delle operazioni più violente degli ultimi anni compiute da Israele in Cisgiordania.