L’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema è indagato per il ruolo di intermediario che avrebbe avuto in una vendita di aerei e sommergibili militari dall’Italia alla Colombia

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

La procura di Napoli ha aperto un’indagine nei confronti dell’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, per via del suo presunto coinvolgimento in una trattativa avvenuta nel 2022 per vendere al governo della Colombia aerei militari M346 e sommergibili prodotti da Leonardo e Fincantieri per un complessivo valore economico che ammontava a oltre 4 miliardi di euro. Insieme a D’Alema è indagato anche Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo all’epoca dei fatti: martedì mattina le case di entrambi sono state perquisite. Al momento non sono stati comunicati i capi d’accusa nei confronti di D’Alema e Profumo.

La trattativa, che non andò a buon fine, non era illecita ma secondo la procura D’Alema avrebbe chiesto di ottenere illecitamente una percentuale per l’eventuale buona riuscita dell’accordo. La procura sostiene che D’Alema fu contattato dalla Colombia per fare da intermediario con Leonardo e Fincantieri e che, se la trattativa si fosse conclusa, lui e gli intermediari colombiani si sarebbero spartiti equamente circa 80 milioni di euro di commissione. L’accusa si basa su un’intercettazione telefonica di D’Alema pubblicata da diversi giornali nel marzo del 2022.