È stato arrestato dopo 22 anni di latitanza Fulgence Kayishema, ex poliziotto del Ruanda accusato di essere stato tra i principali responsabili del genocidio del 1994

È stato arrestato in Sudafrica Fulgence Kayishema, ex poliziotto ruandese accusato di essere stato tra i principali responsabili del genocidio avvenuto nel 1994 in Ruanda ai danni della minoranza di etnia tutsi. All’epoca Kayishema era ispettore di polizia nella zona di Kivumu, nella parte occidentale del paese, ed era latitante dal 2001, quando il Tribunale penale internazionale per il Ruanda (ICTR), creato dalle Nazioni Unite, lo incriminò per il suo ruolo nel genocidio: secondo le accuse avrebbe ordinato l’uccisione di più di 2mila persone di etnia tutsi che si erano rifugiate in una chiesa.

Il genocidio del Ruanda si consumò nel giro di 100 giorni, dopo che il 6 aprile del 1994 l’aereo che trasportava il presidente del Ruanda Juvénal Habyarimana e il presidente del Burundi Cyprien Ntaryamira, entrambi di etnia hutu, fu colpito da due razzi mentre era in fase di atterraggio a Kigali. Non si salvò nessuno. Nel giro di poche ore iniziarono massacri sanguinosi e indiscriminati nei confronti della minoranza dei tutsi, ritenuta responsabile dell’attentato. Si stima che dal 7 aprile alla metà di luglio del 1994 furono uccise almeno 800mila persone; ci furono anche decine di migliaia di stupri e di bambini arruolati come soldati.

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