Come aiutare le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna

Amministrazioni locali ed enti benefici hanno avviato campagne di raccolta fondi e diffuso indicazioni per chi vorrebbe dare una mano

(TWITTER/DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE)
(TWITTER/DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE)

Per via dell’alluvione causata dalle abbondanti piogge iniziate martedì, in Emilia-Romagna circa 13mila persone sono state costrette a lasciare le loro case, nove persone sono morte e molte sono disperse, non si sa con precisione quante: il Post sta seguendo tutte le notizie in arrivo con un liveblog. L’allerta rossa per molti territori dell’Emilia-Romagna e per alcune zone delle Marche è stata diramata anche per giovedì dalla Protezione Civile.

Chi vuole dare un sostegno economico alle zone colpite e contribuire ai soccorsi al momento può farlo con le raccolte fondi delle associazioni benefiche, della regione, dei comuni e delle province, che segnaliamo qui sotto.

Il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha fatto sapere che per raccogliere gli aiuti economici che tante persone si sono offerte di dare è stato aperto un conto intestato alla Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna. L’IBAN è IT69G0200802435000104428964.

La Croce Rossa Italiana è è stata una delle prime a intervenire in Emilia-Romagna con operazioni di soccorso e per l’evacuazione della popolazione. Ha attivato una campagna di raccolta fondi apposta per chi vuole fare una donazione.

Già dopo la prima alluvione di due settimane fa, la provincia di Modena aveva avviato una raccolta fondi: per contribuire si può fare un bonifico e inserire come causale “alluvione Emilia-Romagna”. Maggiori informazioni qui.

Il comune di Faenza, una delle città più colpite dalle alluvioni dall’inizio del mese, ha pubblicato qui i dettagli per chi vuole fare una donazione con bonifico, Satispay o PagoPaxf.

Il comune di Imola ha avviato una campagna di raccolta fondi per i danni dell’alluvione nel suo territorio. Si può fare un bonifico o usare PagoPa.

Il comune di Bologna ha condiviso un modulo da compilare online, per permettere alle persone che vogliono dare una mano di comunicare la propria disponibilità e al comune di gestire gli aiuti in modo efficace.

In questi giorni alcune campagne di raccolta fondi sono state avviate da gruppi editoriali o da enti benefici legati ai giornali. È il caso per esempio della Fondazione Specchio d’Italia, che è nata nel 2020 ed è partner del Gruppo Editoriale GEDI, di cui fanno parte molti giornali tra cui Repubblica e La Stampa. Si occupa di progetti benefici in Italia e all’estero e tra le altre cose anche di calamità naturali: ha detto di aver donato 20mila euro e ha avviato una campagna di raccolta fondi. Qui le informazioni su come donare.

Anche il gruppo Monrif, ovvero l’editore dei quotidiani Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione, ha avviato una campagna di raccolta fondi: qui tutti i dettagli. Nel comunicato del gruppo si legge che «i fondi raccolti confluiranno in un conto della Regione Emilia Romagna e della Protezione Civile Emilia Romagna per interventi urgenti e assistenza alle popolazioni sfollate». È possibile anche donare direttamente alle associazioni danneggiate dall’alluvione, ad esempio alle case di accoglienza dell’Associazione Papa Giovanni XXIII.