Si sta votando per le amministrative in quasi 600 comuni

I seggi hanno aperto alle 7, ci si potrà andare anche lunedì mattina

(Mauro Ujetto/LaPresse)
(Mauro Ujetto/LaPresse)
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Sono in corso le votazioni delle elezioni amministrative per rinnovare sindaco e consiglio comunale in 595 comuni italiani, tra cui 12 capoluoghi di provincia e un capoluogo di regione, Ancona. I seggi hanno aperto domenica alle 7 e rimarranno aperti fino alle 23. Si voterà anche lunedì dalle 7 alle 15: lo scrutinio inizierà subito dopo, lunedì pomeriggio. Alle 23 l’affluenza era pari al 46,39 per cento.

Tra i capoluoghi dove si voterà, sette sono governati dal centrodestra (Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa, Terni) e quattro dal centrosinistra (Ancona, Brindisi, Brescia, Teramo). Latina fino a poco tempo fa era governata dal centrosinistra, Massa dal centrodestra, oggi c’è un commissario prefettizio in entrambe.

Nella maggior parte dei comuni più grandi che andranno al voto il centrosinistra non è riuscito a trovare candidature unitarie (in otto casi, ad esempio, il Movimento 5 Stelle avrà un proprio candidato), mentre la destra si presenta compatta ovunque con un’unica eccezione: Massa, dove Lega e Forza Italia appoggiano l’ex sindaco di centrodestra, Francesco Persiani, mentre Fratelli d’Italia sostiene Marco Guidi.

L’obiettivo del centrosinistra sarà soprattutto tenere ad Ancona e a Brescia, e magari sottrarre alla coalizione di centrodestra città che hanno una tradizione di sinistra come Siena e Pisa. Il centrodestra è competitivo praticamente ovunque: soltanto a Brescia non sembra avere moltissime speranze, per via della popolarità dell’amministrazione uscente di centrosinistra guidata negli ultimi dieci anni da Emilio Del Bono.

– Leggi anche: Guida completa alle elezioni amministrative del 2023

Nelle città che hanno più di 15mila abitanti (504 del totale) se nessun candidato o candidata avrà ottenuto più del 50 per cento dei voti si terrà un voto di ballottaggio fissato per domenica 28 e lunedì 29 maggio. Nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti è anche previsto il voto disgiunto, si può cioè votare un candidato sindaco e insieme una lista a cui non è collegato.

Il turno delle amministrative del 2023 si completerà il 21 maggio con le elezioni previste in Valle d’Aosta (un comune) e in Trentino-Alto Adige (tre comuni); e poi il 28 e il 29 maggio con le elezioni in Sicilia (128 comuni) e Sardegna (39 comuni).