La Corte Costituzionale ha deciso che una condanna di poco conto non può causare l’annullamento automatico del rinnovo del permesso di soggiorno

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
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La Corte Costituzionale ha deciso che una condanna di poco conto non può causare l’annullamento automatico del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro. La sentenza è stata diffusa oggi e riguarda i casi di due stranieri a cui era stato annullato il rinnovo del permesso, come stabilito dal cosiddetto testo unico sull’immigrazione del 1998, rispettivamente per una condanna per possesso e vendita di pochi grammi di droga e vendita di prodotti contraffatti.

In un comunicato stampa la Corte ha definito la norma del testo unico sull’immigrazione «manifestamente irragionevole», e spiegato che la sentenza prevede che in futuro una decisione su casi simili debba essere presa dalla Questura dopo «una valutazione in concreto della pericolosità dello straniero».