Almeno 55 persone migranti sono morte in un naufragio al largo della Libia

Un gruppo di migranti salvati nel Mediterraneo dalla nave Ocean Viking dell'ong SOS Mediterranee, nell'agosto del 2022 (AP Photo/Jeremias Gonzalez)
Un gruppo di migranti salvati nel Mediterraneo dalla nave Ocean Viking dell'ong SOS Mediterranee, nell'agosto del 2022 (AP Photo/Jeremias Gonzalez)

Mercoledì l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite (OIM) ha annunciato che un gommone che trasportava almeno 60 persone migranti partite dalla Libia in direzione dell’Europa è affondato al largo della costa libica: ne sono annegate 55, e diverse altre risultano disperse. Cinque persone sono sopravvissute al naufragio e sono state riportate a terra dalla guardia costiera libica: si tratta di tre uomini pakistani, un egiziano e un bambino siriano. La barca era partita dalla città libica di Garabouli, a est di Tripoli, e si è capovolta poco dopo. Non è chiaro il motivo del naufragio, ma non è raro che le imbarcazioni su cui vengono trasportati i migranti nel Mediterraneo centrale siano poco sicure e inadatte a lunghi tragitti.

Secondo l’OIM, dall’inizio dell’anno almeno 537 persone sono risultate annegate o disperse al largo della Libia, mentre altre 4.300 sono state intercettate e riportate a terra. In base ai dati dell’agenzia, il 2023 è finora stato l’anno più mortale per i migranti che provano ad attraversare il Mediterraneo centrale dal 2017.