Il ritorno ai concerti di Frank Ocean è stato un disastro

Dopo sei anni di assenza dai palchi il cantante ha deluso il pubblico del primo e soprattutto del secondo weekend del Coachella

Un vecchio concerto di Frank Ocean. (Jason Kempin/Getty Images)
Un vecchio concerto di Frank Ocean. (Jason Kempin/Getty Images)

Domenica scorsa il cantante americano Frank Ocean è tornato a esibirsi dal vivo a sei anni dall’ultima volta, al primo weekend del noto festival californiano del Coachella. Il concerto era attesissimo dai suoi molti fan, sia quelli che erano presenti sia quelli sparsi in tutto il mondo: Ocean è infatti uno dei musicisti R&B più amati e di culto degli ultimi dieci anni, e in tanti speravano che il concerto al Coachella avrebbe significato un ritorno sulle scene e magari un nuovo disco.

Ma è stato un mezzo disastro: Ocean è salito sul palco con più di un’ora di ritardo e ha fatto un concerto giudicato da molti sottotono e pieno di problemi. E mercoledì sera ha fatto sapere che al secondo weekend del Coachella, nel quale si ripeterà esattamente il programma del primo, non ci sarà proprio.

In un comunicato, Ocean he attribuito la decisione a una slogatura alla caviglia, che a suo dire gli impedirebbe di esibirsi. Secondo alcune fonti citate dai media di spettacolo americani, lo stesso infortunio avrebbe influenzato anche il concerto di domenica scorsa, in cui era effettivamente rimasto perlopiù seduto, senza utilizzare l’ampio palco che era stato allestito. «È stato caotico. A volte nel caos c’è bellezza. Non è quello che avrei voluto far vedere, ma mi sono divertito a essere lì e ci rivedremo presto» è stato l’unico commento di Ocean.

Con il suo disco d’esordio Channel Orange nel 2012, e poi con l’unico altro che ha pubblicato, Blonde del 2016, Ocean si era affermato come uno dei più raffinati e originali talenti della sua generazione nella musica R&B e hip hop americana, guadagnando enormi ammirazioni nella stampa e tra il pubblico. Ma è sempre stato un tipo elusivo e schivo, e già in passato in diverse occasioni si era dimostrato inaffidabile e poco professionale soprattutto per quanto riguarda i concerti. Tra gli appassionati europei è rimasta famosa la volta che annullò il suo concerto al festival del Primavera Sound di Barcellona del 2017, dove era tra gli artisti più attesi, mandando in crisi gli organizzatori e deludendo i fan accorsi apposta per lui.


In molti avevano fatto lo stesso al Coachella dello scorso weekend, arrivando a Indio, California, specificamente per vederlo dal vivo. Dopo essere salito sul palco con molto ritardo, Ocean non aveva fatto quello che ci si aspetterebbe normalmente dall’headliner – cioè dall’artista principale – della serata conclusiva di un festival così grosso. È rimasto defilato e in disparte sul palco, nemmeno visibile a parte degli spettatori, ha parlato poco col pubblico, ha fatto lunghe pause tra una canzone e l’altra, e ha fatto ricorso al playback in alcune occasioni. I critici presenti hanno anche riferito di diverse canzoni bene eseguite ed emozionanti, ma complessivamente il concerto – che alla fine è durato un’ora e venti, per il ritardo accumulato all’inizio – è stato stroncato.

A differenza degli altri concerti del Coachella, peraltro, quello di Ocean non è stato trasmesso in streaming, deludendo migliaia e migliaia di fan che attendevano di poterlo vedere almeno online. È peraltro il secondo anno di fila che il Coachella, un festival diventato ormai enorme e noto più per la frequentazione da parte di influencer e celebrità che per la musica, perde il suo headliner: l’anno scorso aveva annullato il suo concerto Kanye West, un altro artista noto per non essere molto serio in questi casi.