Valerio Valenti è stato nominato commissario per la gestione dello stato di emergenza sui migranti

(LaPresse/Andrea Campanelli)
(LaPresse/Andrea Campanelli)

Il governo ha nominato Valerio Valenti come commissario per la gestione dello stato di emergenza nazionale sui flussi migratori, che era stato dichiarato alcuni giorni fa dopo un Consiglio dei ministri. Valenti ha 64 anni, è nato a Trapani e da gennaio di quest’anno è a capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, scelto dal ministro Matteo Piantedosi. Prima era stato prefetto a Brescia, Brindisi, Trieste e Firenze. Per la gestione dell’emergenza potrà scegliere 15 collaboratori tra le persone che già lavorano al ministero dell’Interno.

La nomina è stata comunicata con un’ordinanza della Protezione Civile, il dipartimento della presidenza del Consiglio che si occupa delle situazioni di crisi e di emergenza. Come commissario, Valenti avrà il compito di gestire direttamente i fondi messi a disposizione per lo stato di emergenza, l’atto amministrativo che consente al governo di adottare ordinanze in deroga alle leggi vigenti per affrontare più efficacemente una situazione di emergenza. Nell’ordinanza è indicata per esempio la possibilità di creare nuovi centri di accoglienza per le persone migranti e di stabilire i loro spostamenti tra le regioni. Quattro regioni italiane però, quelle guidate dal centrosinistra (Toscana, Emilia-Romagna, Campania e Puglia), non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze sull’immigrazione: Valenti potrà quindi prendere decisioni sulla gestione dell’accoglienza solo nelle altre regioni.

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