In Afghanistan i talebani hanno vietato alle donne afghane di lavorare per l’ONU

Afghanistan talebani
Un soldato talebano durante il Ramadan a Kabul lo scorso 31 marzo (AP Photo/ Ebrahim Noroozi)

In Afghanistan i talebani hanno vietato alle donne di lavorare per l’ONU. Lo ha fatto sapere martedì il portavoce dell’ONU Stéphane Dujarric, spiegando che i funzionari dell’organizzazione in Afghanistan sono stati informati di «un ordine delle autorità di fatto» del paese che vieta alle dipendenti afghane dell’ONU di lavorare. Alcune fonti dell’ONU sentite da Reuters hanno detto che a tutto il personale afghano impiegato dall’organizzazione nel paese – circa 3.300 donne e uomini – è stato chiesto di non presentarsi al lavoro per 48 ore in via precauzionale.

Da quando hanno ripreso il potere in Afghanistan nell’agosto del 2021, i talebani hanno progressivamente ridotto i diritti delle donne, escludendole sempre di più dalla vita sociale e dal lavoro, e impedendo alle ragazze di frequentare le scuole superiori e le università. Tra le altre cose, lo scorso dicembre il regime dei talebani aveva annunciato che le donne afghane non avrebbero più potuto lavorare per le ong, sia locali che internazionali. Mercoledì alcuni funzionari dell’ONU incontreranno nella capitale Kabul le autorità talebane per chiarire la situazione. Il segretario generale dell’ONU António Guterres ha detto che qualsiasi tentativo di impedire alle donne afghane di lavorare per l’ONU sarebbe «inaccettabile e francamente inconcepibile».

– Leggi anche: Per le donne afghane un regime talebano è sempre un regime talebano