• Moda
  • Mercoledì 29 marzo 2023

Secondo Adidas il logo di Black Lives Matter è troppo simile al suo

Per questo aveva chiesto all'ufficio marchi statunitense di bloccarne la registrazione, ma dopo due giorni ha cambiato idea

Il logo di Black Lives Matter nei titoli di testa di un video pubblicato sulla pagina Instagram della Black Lives Matter Global Network Foundation
Il logo di Black Lives Matter nei titoli di testa di un video pubblicato sulla pagina Instagram della Black Lives Matter Global Network Foundation

Mercoledì pomeriggio la multinazionale tedesca di abbigliamento sportivo Adidas ha deciso di ritirare una richiesta di bloccare la registrazione del logo della Black Lives Matter Global Network Foundation, l’organizzazione non profit nata dal movimento Black Lives Matter, che si occupa dei diritti delle persone afroamericane ed è diventata famosa in tutto il mondo per le proteste contro il razzismo e la violenza della polizia nella primavera del 2020.

Il logo di Black Lives Matter è composto di tre strisce gialle parallele e Adidas lo riteneva troppo simile al proprio. La richiesta di Adidas era stata avanzata lunedì all’ufficio per la registrazione dei marchi degli Stati Uniti, ma l’azienda dopo soli due giorni ha deciso di ritirarla. Adidas non ha spiegato il motivo del cambio di decisione, ma secondo fonti interne all’azienda sentite da Reuters avrebbe contribuito il timore che una richiesta del genere potesse essere vista come in opposizione alle cause di  Black Lives Matter.

Il movimento Black Lives Matter è nato nel 2012 negli Stati Uniti in seguito alla morte di Trayvon Martin, un ragazzo afroamericano di 17 anni che fu ucciso dalla guardia giurata George Zimmerman in Florida. Nell’estate del 2020, dopo la diffusione del video che mostrava l’uccisione dell’afroamericano George Floyd da parte di un agente di polizia in Minnesota, il movimento è diventato famoso in tutto il mondo.

Nello stesso anno la fondazione che riunisce la rete globale del movimento aveva fatto richiesta di registrazione del marchio e del logo per utilizzarlo su vestiti, prodotti editoriali, borse, braccialetti e tazze che venivano vendute per raccogliere fondi. Inizialmente il logo di Black Lives Matter era una scritta nera su sfondo giallo, ma col tempo si è affermata la versione con le tre strisce che è ora quella più usata insieme all’immagine del pugno stilizzato.

L’uso delle tre strisce da parte di Adidas invece risale al 1952, quando il fondatore dell’azienda Adolf Dassler rilevò il design dall’azienda finlandese Karhu. Da allora Adidas ha usato le tre strisce su tutto, dalle tute alle magliette, dalle giacche alle scarpe. Nella richiesta depositata all’ufficio marchi, Adidas aveva sostenuto che il logo avesse acquisito «una fama internazionale e un’enorme riconoscibilità da parte del pubblico».

Secondo i legali di Adidas le tre linee gialle usate da Black Lives Matter avrebbero creato confusione con lo storico marchio dell’azienda e i consumatori avrebbero potuto pensare che questa fosse coinvolta nella produzione e nella vendita del merchandising dell’organizzazione.

Un’enorme scritta “Black Lives Matter” a Brooklyn nel 2020 (AP Photo/John Minchillo)

Adidas in questi anni ha protetto il suo marchio con un’intensa attività legale: solo dal 2008 ha intentato 90 cause e definito 200 accordi extragiudiziali riguardo a questioni legate alle tre strisce. L’ultima è arrivata a giudizio lo scorso gennaio dopo una battaglia legale durata oltre un decennio: Adidas ha perso e lo stilista Thom Browne potrà continuare a utilizzare il suo marchio con quattro strisce.