Le scuse del primo ministro greco per il disastro ferroviario di Tempes

Ha riconosciuto le colpe della politica per l'inadeguatezza delle infrastrutture, dicendo di non volersi nascondere «dietro l'errore umano»

Mitsotakis sul luogo dell'incidente (Dimitris Papamitsos/Greek Prime Minister's Office via AP, File)
Mitsotakis sul luogo dell'incidente (Dimitris Papamitsos/Greek Prime Minister's Office via AP, File)

Domenica il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha pubblicato un messaggio di scuse alla popolazione greca, assumendosi molte responsabilità per il grave incidente ferroviario avvenuto martedì a Tempes, nel centro del paese, in cui sono morte 57 persone. Nell’ultima settimana in Grecia sono state organizzate grosse manifestazioni di protesta in diverse città, per contestare soprattutto il pessimo stato delle infrastrutture ferroviarie, considerate molto arretrate e con tecnologie non all’altezza di un paese europeo. Mitsotakis ha sostanzialmente riconosciuto la veridicità di queste critiche, riconoscendo le colpe della politica greca:

Come primo ministro devo a tutti, ma soprattutto ai parenti delle vittime, delle grandi SCUSE. Sia a titolo personale, sia a nome di tutti coloro che hanno governato il paese per anni. Perché, in effetti, nella Grecia del 2023 non è possibile che due treni corrano su lati opposti dello stesso binario senza che nessuno se ne accorga.

L’incidente ha coinvolto un treno merci e un treno passeggeri con a bordo circa 350 persone, tra cui molti studenti universitari, che viaggiavano in direzioni opposte sullo stesso binario: il dirigente della stazione di Larissa, responsabile del tratto di ferrovia in cui è avvenuto l’incidente, è stato incriminato per omicidio colposo per il sospetto che un suo errore abbia contribuito a causarlo. Mitsotakis ha però voluto sottolineare come un possibile errore umano non debba mettere in secondo piano i grossi problemi di tutto il sistema ferroviario:

Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo nasconderci dietro l’errore umano. Se il progetto delle telecomunicazioni fosse stato completato, questo incidente sarebbe stato praticamente impossibile. Il fatto che il sistema di controllo digitale sarà pienamente operativo nei prossimi mesi non è una scusa. Al contrario. Il fatto che non abbiamo avuto il tempo di completarlo prima che accadesse il disastro mi addolora ancora di più. La giustizia indagherà rapidamente sulla tragedia e ci riterrà responsabili.

Ha poi annunciato una serie di interventi per l’ammodernamento della rete ferroviaria, da completare in tempi brevi, e ha fatto sapere che chiederà l’aiuto della Commissione europea per ottenere finanziamenti e introdurre nella rete treni moderni. Ha anche detto che chiederà a tutti i partiti di impegnarsi nella formazione di una «commissione speciale» d’inchiesta che avrà il compito di indagare «sulla dolorosa storia delle ferrovie greche negli ultimi vent’anni». «Ciò che non è stato fatto nel corso degli anni deve essere fatto ora e in fretta», ha ribadito, aggiungendo che «sappiamo tutti che le ferrovie del paese sono profondamente danneggiate».

La seconda parte del suo messaggio si è concentrata invece sul cordoglio per le vittime e sull’elogio dei soccorritori e dei sopravvissuti all’incidente che si sono impegnati per salvare altri passeggeri.