Continuano le proteste dopo il disastro ferroviario in Grecia

Si cercano ancora dispersi, e il capostazione responsabile del tratto in cui è avvenuto l'incidente è stato incriminato per omicidio colposo

Grecia proteste
Le proteste ad Atene, venerdì 3 marzo (AP Photo/ Yorgos Karahalis)
Caricamento player

Continuano in Grecia le proteste contro il disastro ferroviario che nella notte fra martedì e mercoledì ha provocato la morte di almeno 57 persone, tra cui molti studenti universitari, e decine di feriti e dispersi. L’incidente è avvenuto vicino a Tempes, nella parte centrale del paese: un treno merci si è scontrato con un treno passeggeri con a bordo circa 350 persone che viaggiava sullo stesso binario. Il dirigente della stazione di Larissa, responsabile del tratto di ferrovia in cui è avvenuto il disastro, è stato incriminato per omicidio colposo.

Le prime manifestazioni erano state organizzate subito dopo l’incidente, soprattutto per protestare contro il pessimo stato delle infrastrutture ferroviarie, considerate molto arretrate e con tecnologie non all’altezza di un paese europeo. Venerdì le proteste sono continuate in maniera per lo più pacifica, ma ci sono state tensioni sia nella capitale Atene che a Salonicco, la seconda città del paese, nel nord-est.

Ad Atene la polizia in tenuta antisommossa ha usato gas lacrimogeni per disperdere un gruppo di manifestanti che aveva dato fuoco ad alcuni cestini della spazzatura e lanciato bombe molotov, ma non ci sono stati feriti né arresti. A Salonicco ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia, mentre la protesta più partecipata è stata quella a Larissa, vicino al luogo dell’incidente, dove migliaia di persone hanno manifestato in maniera pacifica.

Nel frattempo sono proseguite per il terzo giorno le ricerche tra le lamiere dei vagoni e l’identificazione dei resti delle persone morte nell’incidente. I media locali scrivono che i dispersi sarebbero più di dieci.

Subito dopo l’incidente il dirigente ferroviario della stazione di Larissa, un uomo di 59 anni, era stato arrestato dalla polizia con il sospetto che un suo errore avesse contribuito al disastro, e venerdì è stato incriminato per omicidio colposo e lesioni colpose gravi. Il suo avvocato ha fatto sapere che ha ammesso alcune responsabilità.

Il governo di centrodestra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha promesso che verranno accertate le responsabilità per il disastro: venerdì, seppur senza il consenso dell’opposizione, ha incaricato una commissione di esperti di indagare sull’incidente.

– Leggi anche: Il grave incidente ferroviario in Grecia