Gli stati europei hanno rinviato l’approvazione definitiva del divieto di vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035

(Sean Gallup/Getty Images)
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Dopo le pressioni dei paesi contrari, come Italia, Germania, Polonia e Bulgaria, gli ambasciatori degli stati membri presso l’Unione europea hanno dovuto rinviare l’approvazione definitiva del divieto sulla vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel dal 2035. La legge – che si inserisce in un progetto molto più ampio e ambizioso di lotta al cambiamento climatico – era stata approvata a metà febbraio dal Parlamento europeo e doveva superare un ultimo passaggio formale per entrare in vigore: la votazione finale doveva avvenire durante una riunione del Consiglio dell’Unione europea il 7 marzo. La votazione è stata rinviata e, secondo quanto annunciato dalla presidenza di turno della Svezia, non è ancora stata fissata una nuova data.

Il rinvio era comunque ampiamente atteso: martedì l’Italia aveva annunciato l’intenzione di votare contro e questo, insieme alle note posizioni contrarie di Polonia e Bulgaria, rischiava la creazione di una minoranza di blocco che avrebbe messo a repentaglio l’approvazione della misura se anche la Germania, come sembrava, avesse infine deciso di votare contro.

La votazione in Consiglio sembrava fino a qualche giorno fa solo un passaggio formale, ma il cambio di posizione dell’Italia ha ribaltato la situazione e serviranno nuove negoziazioni informali prima di riportare la questione a una votazione ufficiale.

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