Alle elezioni regionali in Lombardia ha vinto la destra

Il presidente uscente Attilio Fontana, della Lega, ha ottenuto oltre 20 punti di vantaggio rispetto al candidato del centrosinistra

Il presidente uscente di Regione Lombardia, Attilio Fontana (Alessandro Bremec/LaPresse)
Il presidente uscente di Regione Lombardia, Attilio Fontana (Alessandro Bremec/LaPresse)
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La coalizione di destra ha vinto le elezioni regionali in Lombardia, che si sono tenute fra domenica e lunedì. Il presidente uscente Attilio Fontana, della Lega, farà quindi un secondo mandato. I risultati sono quasi definitivi: sono state scrutinate 9.158 sezioni su 9.254, e Fontana per il momento è davanti di circa 21 punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, Pierfrancesco Majorino. Letizia Moratti, candidata di Azione e Italia Viva, è molto dietro a entrambi.

Allo stato attuale dello spoglio Fontana è dato al 54,66 per cento, Majorino al 33,96 per cento e Moratti al 9,86 per cento. Mara Ghidorzi, la candidata del piccolo movimento di sinistra radicale Unione Popolare, è all’1,53 per cento. Da settimane Fontana era considerato il netto favorito da sondaggisti e commentatori.

L’affluenza finale è stata del 41,6 per cento. Nel 2018 fu del 73,11 per cento. Allora però si votava in contemporanea alle elezioni politiche, cosa che spinse l’affluenza anche alle elezioni regionali, storicamente meno partecipate.

Fontana ha 70 anni ed è appoggiato dalla Lega, il partito a cui appartiene, e da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati. È un avvocato, e prima di diventare presidente della Lombardia (nel 2018) era stato soprattutto un amministratore locale. I suoi cinque anni alla presidenza della Regione sono stati piuttosto complicati, soprattutto per via di una gestione molto criticata dei primi mesi della pandemia da coronavirus, oltre che per la riconosciuta scarsa qualità dei servizi offerti da importanti aziende controllate dalla regione come Trenord (l’azienda ferroviaria regionale) e ALER (che gestisce migliaia di case popolari in varie città lombarde).

Nonostante il gradimento di Fontana sia sempre stato piuttosto basso per tutto il suo mandato e sebbene la Lega stia passando un periodo complicato, storicamente la Lombardia è una regione che tende a destra. L’ultima presidente di Regione espressa dal centrosinistra fu Fiorella Ghilardotti, in carica dal 1992 al 1994. Al momento poi, come un po’ in tutto il paese, la coalizione di destra che esprime il governo nazionale guidato da Giorgia Meloni gode di un consenso piuttosto alto: e questo potrebbe avere dato una mano a Fontana.

Stando ai risultati delle sezioni già scrutinate sembra infatti che Fratelli d’Italia abbia ottenuto percentuali molto più alte rispetto al 3,64 per cento dei voti ottenuto alle elezioni regionali del 2018: è intorno al 25 per cento ed è di gran lunga il partito più votato in regione. La Lega ha invece quasi dimezzato i propri voti rispetto al 2018, passando dal 29,65 per cento del 2018 all’attuale 16,5 per cento.

Il centrosinistra e il M5S avevano trovato un accordo per sostenere l’europarlamentare milanese Pierfrancesco Majorino, che però ha fatto una campagna elettorale piuttosto sottotono. Il suo risultato non si discosta molto da quello ottenuto nel 2018 dal candidato del centrosinistra Giorgio Gori, che ottenne il 29,09 per cento (senza il sostegno del M5S, che invece a questo giro ha appoggiato Majorino). Il PD al momento è dato intorno al 22 per cento, il M5S intorno al 4.

La candidatura di Letizia Moratti, ex sindaca di Milano e fino a pochi mesi fa vice-presidente della giunta Fontana, non è mai davvero decollata, nonostante i suoi tentativi di raccogliere voti sia a destra sia a sinistra.