Come si vota alle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia

Le leggi elettorali regionali sono un po' diverse, ma le modalità di voto sono le stesse

(Claudio Furlan/LaPresse)
(Claudio Furlan/LaPresse)
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Da domenica saranno aperti i seggi per due importanti elezioni regionali, nel Lazio e in Lombardia. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 12 febbraio, e si potrà votare anche lunedì 13, dalle 7 alle 15. Per votare, sia in Lombardia che nel Lazio, è necessario portare con sé un documento d’identità valido e la tessera elettorale, sulla quale c’è anche scritto l’indirizzo del seggio e la sezione dove si può andare a votare. Non è possibile andare a votare in un seggio o in una sezione diversa dalla propria.

Chi ha smarrito la tessera elettorale o ha esaurito gli spazi per i timbri (quelli che si mettono a ogni voto) deve richiederne un duplicato o una nuova scheda andando all’ufficio elettorale di competenza o all’ufficio dell’anagrafe. Solitamente nei comuni medi e piccoli l’ufficio elettorale è unico, mentre per le grandi città bisogna cercare quello del proprio municipio o quartiere.

Come si vota e come è fatta la scheda
Le leggi regionali del Lazio e della Lombardia sono leggermente differenti nel modo di assegnare i seggi del Consiglio regionale, l’assemblea dei rappresentanti dei cittadini, ma la modalità in cui si vota è la stessa in entrambe le regioni.

La legge regionale del Lazio prevede una votazione a turno unico, perciò verrà eletto il candidato o la candidata che prenderà più voti. Per quanto riguarda i rappresentanti al consiglio regionale, che sono 50 in totale, almeno 40 saranno eletti con metodo proporzionale, mentre i restanti 10 saranno eletti come premio di maggioranza alle liste collegate al presidente eletto, purché queste non superino complessivamente il 60 per cento dei seggi.

In Lombardia invece è previsto un premio di maggioranza del 55 per cento (44 seggi sugli 80 che compongono il consiglio e di cui il presidente fa parte di diritto) se la coalizione vincente ottiene meno del 40 per cento dei voti. Il premio di maggioranza sale al 60 per cento (48 seggi) se la coalizione vincente ottiene invece più del 40 per cento dei voti. In nessun caso, comunque, la coalizione vincente può avere più del 70 per cento dei seggi.

La scheda sarà in entrambi i casi di colore verde e all’interno avrà il nome del candidato o della candidata presidente, con le liste collegate.

Per votare ci sono quattro modi. Il primo è tracciare una X solamente sul nome del candidato presidente: così facendo però il voto non andrà a nessuna delle liste collegate. Il secondo è tracciare una X solo sul simbolo di una delle liste collegate: così il voto andrà anche al candidato. Il terzo è tracciare una X sia sul presidente che su una lista collegata. Il quarto è fare il voto disgiunto, permesso sia in Lombardia che nel Lazio: ossia votare per un candidato e per una lista non collegata.

Esempio di voto disgiunto

Se si vota per una lista, si possono esprimere due preferenze scegliendo due candidati consiglieri. Occhio però: sia in Lombardia che nel Lazio è obbligatorio scegliere un uomo e una donna. Se si scrive il nome di due donne o di due uomini, la seconda preferenza verrà annullata.

Un esempio di scheda per le elezioni in Lombardia