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  • Sabato 11 febbraio 2023

Il sindaco bianco che si sta facendo notare in Sudafrica 

È stato eletto in un'area a gran maggioranza nera: si chiama Christopher Pappas, è omosessuale e parla la lingua zulu

Chris Pappas in un video diffuso su YouTube dal canale del suo partito, Alleanza Democratica
Chris Pappas in un video diffuso su YouTube dal canale del suo partito, Alleanza Democratica
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Christopher Pappas, uomo bianco di 31 anni, è stato eletto sindaco di uMngeni a settembre del 2021. uMngeni è una città di circa 90mila abitanti della provincia di KwaZulu-Natal, in Sudafrica: è un’area abitata soprattutto da persone nere, che fino all’elezione di Pappas era rimasta saldamente sotto il controllo dell’African National Congress (ANC), il partito di Nelson Mandela, primo presidente nero della storia del Sudafrica e leader dell’opposizione all’apartheid, la politica di segregazione razziale dei neri in vigore in Sudafrica dal 1948 al 1991. 

L’elezione di Pappas, e ancora di più il successo che sta avendo, sono sorprendenti proprio per questo: Pappas, un bianco, fa parte dello storico partito di opposizione all’ANC, cioè Alleanza Democratica (DA), ed è il primo politico di questo partito ad aver ottenuto la maggioranza assoluta in un comune della provincia di KwaZulu-Natal. Non solo: Pappas è anche la prima persona dichiaratamente omosessuale a venire eletta sindaco in Sudafrica ed è nettamente più giovane della media dei politici sudafricani.

Pappas parla inoltre la lingua zulu, quella parlata dall’omonimo gruppo etnico. È il più esteso tra quelli che vivono in Sudafrica e la lingua zulu è in percentuale la più parlata, ma è molto raro trovare politici bianchi che parlino lingue diverse dall’inglese e dall’afrikaans, che è una lingua di origine olandese. Il fatto che Pappas parli la stessa lingua delle persone che rappresenta, che possa rivolgersi a loro in modo più diretto e immediato, è secondo molti uno dei motivi per cui da quando è stato eletto ha raccolto molti consensi.

Pappas non è un personaggio nuovo né in Alleanza Democratica né nella politica della provincia di KwaZulu-Natal, che è anche quella in cui è nato. Entrò nel partito nel 2014, nove anni fa, quando si occupò della campagna elettorale del partito proprio in questa provincia, in occasione delle elezioni generali di quell’anno. Nel 2016 fu eletto consigliere nel distretto di eThekwini, uno di quelli che compongono la provincia, e nel 2019 fu eletto deputato nel parlamento provinciale. A marzo del 2021 fu eletto vice leader provinciale di Alleanza Democratica: fu eletto sindaco a uMngeni sei mesi dopo.

L’elezione di Pappas e il successo del suo mandato sono andati di pari passo con un calo dei consensi dell’ANC anche in altre aree del Sudafrica, ma il suo caso ha attirato particolari attenzioni, perché è stato interpretato come un primo e storico superamento delle radicatissime divisioni razziali che ancora oggi influenzano la politica del Sudafrica.

Il Sudafrica è un paese abitato per circa l’80 per cento da persone nere – quelle di origine europea sono circa l’8 per cento – in cui per oltre 40 anni, con l’apartheid, un’élite di eredi dei colonizzatori bianchi conservò un potere e una presenza unici nel continente, con una cospicua collaborazione economica e commerciale da parte dell’Occidente.

L’apartheid terminò in seguito a una prolungata contestazione internazionale e interna – quest’ultima repressa a lungo con violenza – che culminò nella scarcerazione e successiva elezione a presidente di Mandela. Da allora la maggior parte dei sudafricani neri ha continuato a votare l’ANC, nonostante i molti suoi problemi e fallimenti: pur essendo il Sudafrica uno dei paesi economicamente più sviluppati del continente, l’ANC non è mai riuscito a risolverne alcuni problemi strutturali.

C’è ancora molta disoccupazione, una criminalità piuttosto diffusa e molti problemi di corruzione: l’elezione e poi i consensi ottenuti da Pappas sembrano aver dimostrato che molti elettori cominciano a considerare la risoluzione di questi problemi più rilevante delle divisioni razziali, come del resto dimostrato da alcuni recenti sondaggi

Pappas tuttavia ha vinto di poco, e molti ex elettori dell’ANC si sono astenuti. Ma nel corso del suo mandato è riuscito comunque a proporre qualche soluzione concreta, e apprezzata, ai problemi di uMngeni. Tra le altre cose ha gestito con maggiore pragmaticità i fondi dell’amministrazione comunale, tagliando le spese su progetti ritenuti superflui e investendo di più per sostenere le fasce più svantaggiate della cittadinanza. Pappas ha per esempio esteso a più famiglie il programma di elettricità gratuita per chi non può permettersi di pagarla. Ha anche adottato misure per una gestione più trasparente dell’assegnazione di alcuni tipi di appalti e per combattere la corruzione, uno dei motivi per cui l’ANC è stato spesso criticato a livello locale.

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