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  • Giovedì 2 febbraio 2023

Cosa sappiamo sull’omicidio di un ragazzo ad Alatri

In provincia di Frosinone un 19enne è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da molto lontano, forse per una ritorsione

Il parcheggio di Alatri da cui sono stati esplosi i colpi di pistola
(ANSA/Domenico Palesse)
Il parcheggio di Alatri da cui sono stati esplosi i colpi di pistola (ANSA/Domenico Palesse)

Mercoledì alle 12:15 all’ospedale San Camillo di Roma è stato dichiarato morto Thomas Bricca, un ragazzo di 19 anni colpito lunedì sera da un proiettile mentre era con alcuni amici in una strada di Alatri, la città in provincia di Frosinone in cui abitava. Il ragazzo, studente dell’istituto tecnico Pertini, è stato colpito alla testa da un proiettile sparato da una persona che si trovava seduta al posto del passeggero su uno scooter. La procura di Frosinone ha aperto un’indagine per omicidio volontario a carico di ignoti.

Sempre mercoledì due fratelli si sono presentati alla caserma dei carabinieri di Alatri: sono stati ascoltati come persone informate dei fatti e non come indagati. I loro nomi sono stati fatti dagli amici di Thomas Bricca, ma i due hanno negato qualsiasi responsabilità. Avrebbero detto: «Sappiamo che ci state cercando ma noi non c’entriamo niente». 

Lunedì sera verso le 20 Thomas Bricca era in compagnia di alcuni amici in una piazzetta di via Liberio, nel centro storico di Alatri. Uno scooter Yamaha T Max si è fermato in un parcheggio sotto alla piazzetta: sia il conducente che il passeggero avevano caschi integrali. La persona seduta dietro, sempre rimanendo sullo scooter, ha sparato tre colpi da un distanza di circa 40 metri. Uno di loro ha colpito alla testa Thomas Bricca.

Gli investigatori ipotizzano che il ragazzo non fosse il reale bersaglio di chi ha sparato. La distanza di 40 metri fa supporre infatti che l’uomo abbia sparato nel mucchio, indistintamente, contro il gruppo di ragazzi fermo nella piazzetta. Un’altra ipotesi che è stata fatta sui giornali che si stanno occupando della vicenda, ma che non ha avuto nessuna conferma, è che Bricca sia stato colpito per uno scambio di persona: indossava infatti un giubbotto giallo, lo stesso colore di quello indossato da un altro ragazzo che potrebbe essere stato il reale obiettivo dello sparatore.

È quanto sostenuto tra l’altro da un amico di Bricca che ha parlato con l’agenzia di stampa Agi: «Volevano colpire un ragazzo nordafricano che fa parte della nostra compagnia. Questo ragazzo era seduto oltre le spalle di Thomas che ha pagato ingiustamente per un qualcosa che comunque non esiste». 

Secondo gli investigatori, è concreta l’ipotesi che i colpi di pistola sparati contro il gruppo di ragazzi siano stati una ritorsione in seguito a una serie di litigi violenti avvenuti ad Alatri nei giorni precedenti. Lo ha suggerito indirettamente anche il sindaco della città Maurizio Cianfrocca, che aveva segnalato una serie di risse avvenute durante il weekend. Ha detto il sindaco all’Ansa: «L’ultima segnalazione l’avevo mandata proprio lunedì mattina».

Sabato sera due gruppi di ragazzi, di uno dei quali faceva parte anche Thomas Bricca, si erano scontrati in un vicolo del centro storico. Non si sanno i motivi della rissa, anche se è stata riportata l’ipotesi che riguardasse la rivalità tra i due gruppi nella vendita di hashish e marijuana. Il giorno successivo, domenica, lo scontro si sarebbe ripetuto poche decine di metri più distante, davanti a un bar. I media hanno ricostruito che avrebbero partecipato anche ragazzi più grandi, di circa 30 anni, e che in questa occasione un ragazzo sarebbe stato colpito violentemente con delle spranghe e poi spinto oltre a una balaustra. A picchiare l’uomo, secondo queste ricostruzioni, sarebbero stati gli amici di Thomas Bricca.

L’uomo picchiato con le spranghe, secondo quanto riportato dal quotidiano il Messaggero, avrebbe richiesto l’intervento di un malavitoso non di Alatri. Si tratterebbe, secondo Paolo Bricca, padre di Thomas, di un «killer assoldato» che, sempre secondo il Messaggero, farebbe parte del clan degli Spada di Ostia. I carabinieri lo starebbero cercando così come starebbero cercando anche l’uomo picchiato domenica, che da lunedì sera è irreperibile.