Il Consiglio d’Europa ha chiesto all’Italia di cancellare il nuovo codice di condotta per le ong

Migranti soccorsi dalla nave Geo Barents della ong Medici Senza Frontiere (ANSA/CARMELO IMBESI)
Migranti soccorsi dalla nave Geo Barents della ong Medici Senza Frontiere (ANSA/CARMELO IMBESI)

Il Consiglio d’Europa – un organo che non ha a che fare con l’Unione Europea e si occupa di democrazia e diritti umani – ha chiesto al governo italiano che cancelli il nuovo codice di condotta per le navi delle ong che soccorrono persone migranti in mare.

In una lettera indirizzata al ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi, la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, si è detta preoccupata che il codice condotta per le ong «possa ostacolare la fornitura di assistenza essenziale per salvare vite da parte delle ong nel Mediterraneo centrale e, pertanto, possa essere in contrasto con gli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani e di diritto internazionale».

Il codice, approvato dal governo a fine dicembre, non impedisce lo sbarco dei migranti soccorsi, ma lo rende più complicato: prevede che dopo aver effettuato un soccorso le ong avvisino tempestivamente le autorità italiane e, una volta assegnato un porto di sbarco, lo raggiungano senza effettuare altri soccorsi. In caso di violazione, il comandante della nave può incorrere in una sanzione amministrativa tra i 10mila e i 50mila euro e può essere imposto il fermo amministrativo della nave fino a 2 mesi. Da quando è stato introdotto il codice, c’è stata una sola violazione, da parte della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere: nei confronti del comandante e della ong non ci sono state sanzioni.